Se volessimo dare un nome al nostro periodo storico, quel nome sarebbe sicuramente consumismo. La nostra generazione è più che mai improntata sugli acquisti. Se qualcosa si rompe quasi sempre semplicemente ne compriamo uno nuovo.
Dovremmo tornare a fare quello che facevano i nostri padri: riparare. Non cambiare i prodotti ancora quasi funzionanti con modelli nuovi, spesso simili ai precedenti, ma imparare a riparare i vecchi per dare loro maggiore longevità .
Un approccio che potrebbe portarci non solo a dei vantaggi economici, ma benefici anche per l’ambiente. In base ai dati raccolti dall’United Nations University, il fenomeno dell’e-waste, cioè i rifiuti generati dall’elettronica, arriva a 50 milioni di tonnellate all’anno. Per non parlare della CO2 generata per costruire i nuovi prodotti.
Apple da anni si prodiga per ridurre l’impatto ambientale della sua catena produttiva, recuperando parte dei materiali mediante un sistema per il riciclo di componenti. Anche se il fenomeno è in calo, in base ai dati di Statista vediamo che nel 2020 la società ha prodotto 22,6 milioni di tonnellate di CO2.
Quale parte possiamo giocare noi per aiutare nel ridurre la quantità di rifiuti elettronici? Una delle soluzioni vede ricorrere al mercato dei prodotti ricondizionati. Prodotti che qualcuno di esperto ripara e rimette nel sistema.
Uno dei market place più completi in quest’ambito è Back Market. Un punto di incontro per chi vuole comprare prodotti ricondizionati e i 1.000 esperti certificati che riparano prodotti in buono stato. Questo consente di raggiungere due obiettivi:
- I clienti risparmiano tra il 30% e il 70% dal prezzo di listino rispetto ai prodotti nuovi.
- Si riduce l’impatto ambientale di prodotti in disuso. Dalla sua fondazione Back Market ha contribuito a ridurre i rifiuti elettronici per 1.700 tonnellate e piantato 100.000 alberi.
I prodotti ricondizionati hanno molto senso in vari ambiti. Basti pensare a quanto hardware nei nostri smartphone utilizziamo quotidianamente. Forse solo il 20%. Per non parlare dei processori diventati ormai potentissimi, utilizzati appena per mandare qualche post su Instagram o effettuare video chiamate.
Questo per dire che anche i modelli di iPhone non proprio recenti posseggono abbastanza potenza per fare tutto ciò che faremmo quotidianamente, anche senza dover rinunciare alla velocità .
Utilizzare un prodotto ricondizionato permette a chi non ha alti budget di accedere a dispositivi altrimenti impossibili da acquistare. Faccio qualche esempio. Su Back Market un iPhone X da 64 GB ricondizionato costa appena 313 €, quanto un economico Android. Un iPhone XR da 64 GB costa 327 €. Se non siete molto pratici di differenza di caratteristiche tecniche esiste anche un strumento di confronto cellulari.
Back Market ha anche un’app per iOS per cercare e acquistare moltissimi prodotti ricondizionati. La trovate nell’App Store.