Trovare lavoro è di per se un lavoro. Bisogna selezionare attentamente gli annunci, studiare la job description, preparare il curriculum e gestire i colloqui. Non è semplice. Potremmo suddividere il processo in tre grandi sezioni.
1. L’application
A differenza di come pensa qualcuno, mandare lo stesso curriculum a raffica non serve a granché. Lo so che per la legge dei grandi numeri prima o poi qualcuno risponderà, ma forse ha più senso chiedere di essere sentiti solo nelle aziende dove si vorrebbe lavorare veramente.
Quindi una volta letta la job description, di cui spesso si trovano punti sconclusionati (come il famoso apprendista con esperienza), bisogna preparare il curriculum.
Questi, lungo al massimo una pagina, deve contenere tutte le informazioni su se stessi evitando i grafici o l’elencone di soft skill come capacità di lavoro in gruppo o problem solver. Tanto si dà per scontato che voi ce l’abbiate già.
Il curriculum dovrebbe rispondere a un solo requisito: coprire tutti i punti della job description. In questo modo il reclutatore, o il software ATS che screma i curricula, possa dire “guarda questo è proprio ciò che cercavo”.
2. L’interview
Se siete stati bravi a creare il match tra job description e curriculum, è molto probabile che l’azienda vi chiederà di fare un colloquio. Qui vi faranno le solite domande: dal parlami di te (che traducendo significa dimmi cosa sai fare in pratica) fino alle classiche “dimmi i tuoi punti di forza e debolezza”.
Se la prima interview va bene di solito ne seguiranno altre. Il numero aumenta direttamente proporzionale all’importanza del ruolo che andrete a coprire.
Se per diventare un barman vi basterà preparare un ottimo cocktail al proprietario del locale, per diventare manager dovrete essere scansionati da vari livelli di management. Tutti dovranno essere d’accordo che tra tutti i candidati, tu sia il migliore. Basta una frase detta con poca convinzione per insidiare il dubbio.
3. La proposta
Se avete superato le 7 prove dell’eroe e avete portato il vello d’oro, allora vi faranno una proposta economica. Questa può prevedere dei rilanci da parte vostra e dei dinieghi da parte dell’azienda.
L’obiettivo dell’azienda è avere il genio assoluto e pagarlo zero. Il vostro è mettervi in condizioni di lavorare senza dover telefonare ai genitori perché non ce la fate a pagare l’affitto o il mutuo.
L’app Log
Ora ripetete i 3 punti per ogni azienda che vi risulta interessante, fino a quando non ricevete una proposta accettabile. Un lavoraccio vero?
A tal proposito vi segnalo un’app nata da pochi giorni: Log: Job Application Tracker. Quest’app per iPhone vi permette di tenere traccia delle application effettuate, delle date e dei possibili colloqui. Se questi avranno luogo, l’app vi permetterà di tracciare le domande che vi sono state poste.
Devo dire che mancano molte funzioni. Per esempio sarebbe utile collezionare link, poter scrivere note sull’azienda, allegare documenti, vedere velocemente gli status di ogni colloquio e così via.
È comunque un inizio. Log: Job Application Tracker pesa 1,6 MB e si scarica gratuitamente dall’App Store. Se avete un Mac con chip Apple Silicon potrete usarla anche in questi.