Apple One con iPhone 13
La famiglia degli iPhone 13

Vi piacerebbe se fosse disponibile un piano Apple One con iPhone, il bundle di servizi di Apple a prezzo fisso, che non includesse oltre ai servizi virtuali anche dell’hardware? In pratica si potrebbe pagare una quota mensile per essere membri ufficiali della community Apple.

Un abbonamento mensile per avere un iPhone (o altro dispositivo), l’accesso a iCloud Drive+, ad Apple Music, ad Apple TV+, a Fitness+ e tutto il resto. Pagando una quota si potrebbe usufruire dei sistemi di Apple, per poi decidere di uscirne quando si vuole.

Sarebbe sicuramente un cambio importante di paradigma della modalità con la quale usufruiamo dell’informatica. Siamo infatti abituati a comprare un dispositivo, vederlo svalutare nel tempo e venderlo dopo qualche anno per comprare un nuovo modello. Siamo abituati a comprare software ogni anno e pagare servizi ogni mese.

In pratica per far parte dell’era di internet bisogna imparare a gestire un budget, fare i conti con l’obsolescenza 1Quel fenomeno che porta l’hardware a diventare vecchio e sempre meno performante per via dell’arrivo di nuovo hardware più veloce e capace di far funzionare i moderni software più complessi., fare i conti con il mercato dell’usato, gestire le scadenze degli abbonamenti e, soprattutto, inquinare. Inquinare ad ogni cambio di dispositivo. Diventa una sorta di lavoro per addetti ai lavori.

Se tutto questo potesse essere semplificato con un nuovo business model? Uno che prevede un abbonamento mensile per avere tutto.

I ricavi attuali di Apple su hardware e software

Vediamo il business model attuale di Apple. Questi si basa sulla vendita di hardware e di servizi. Se prendiamo in considerazione l’ultimo trimestre fiscale, vale a dire il primo del 2022 che contabilmente coincide con l’ultimo del 2021 (quello con gli acquisti di Natale), vediamo che:

  • L’hardware ha fatturato 104,42 mld con costi per la produzione di 64,31 mld.
  • Il software ha fatturato 19,52 mld $ con costi per 5,4 mld $.

Andrebbero aggiunte altre voci che la societĂ  decide di destinare ad investimenti, come ricerca e sviluppo, riserve e altro. Ma dal punto di vista contabile ci basta fare ricavi – costi.

Questo ci permette di capire che il margine di contribuzione è il seguente:

  • L’hardware genera margini del 38,34%
  • Il software genera margini del 72,3%

Quindi per ogni dollaro di hardware venduto, Apple intasca 38 centesimi e per ogni dollaro di servizi ne intasca ben 72 centesimi. Questo ci lascia capire quanto sia diventato importante per Apple investire in servizi e trasformare l’hardware in un servizio.

La societĂ  di Cupertino sta diventando sempre di piĂą una societĂ  di servizi e lo diventerĂ  sempre di piĂą.

Apple One

Apple One
Apple News+ Apple TV+ e Apple Music

Apple One è l’attuale bundle di servizi di Apple. Pagando una quota mensile si ottiene l’accesso a diversi servizi che, se ci abbonassimo a loro singolarmente, pagheremmo di più.

Come abbiamo visto sopra, Apple ha un grande margine sui servizi, quindi offrirli in bundle è estremamente profittevole per diverse ragioni:

  • In questo modo riesce a convincere gli utenti ad abbonarsi a servizi che diversamente non avrebbe sottoscritto.
  • Riesce a garantirsi la fedeltĂ  degli utenti mediante un abbonamento mensile.
  • Riesce a garantirsi un flusso costante di denaro, il che aiuta nelle analisi forecast (quindi di previsione di bilancio), permettendole di programmare meglio gli investimenti.

Personalmente sono abbonato al piano Famiglia che mi permette di avere Apple Music, Apple TV+, Apple Arcade e iCloud+ di 200 GB esteso a tutti i membri della mia famiglia. Il prezzo di questo piano è di 19,95 € al mese.

L’iPhone Upgrade Program

Alcuni piani del programma iPhone Upgrade Program
Alcuni piani dell’iPhone Upgrade Program

Molti si sono dimenticati di questo abbonamento. Forse perché fu attivato solo negli Stati Uniti. Lanciato nel 2015, l’iPhone Upgrade Program permette di pagare una quota mensile per ottenere l’iPhone più recente.

Il cliente può sostanzialmente fare tre scelte:

  • Pagare 24 quote e tenersi l’iPhone, trasformando il programma in una sorta di vendite a rate.
  • Pagare 12 quote e richiedere l’iPhone nuovo, riazzerando il conteggio dei 24 mesi. Quindi se si chiede per esempio un iPhone 13 Pro e dopo 12 mesi si vuole l’iPhone 14 Pro, lo si può fare ma il contatore torna a zero. In questo caso l’iPhone “vecchio” va restituito.
  • Non pagare piĂą. In questo caso bisogna riconsegnare l’iPhone.

Per evitare che le persone riconsegnino iPhone in pessime condizioni, Apple ha incluso nell’abbonamento una AppleCare+ per pagare la franchigia in caso in cui il dispositivo si rompa.

Per capire come funziona facciamo un esempio con le tariffe attuali. Ovviamente valgono solo negli USA.

Mettiamo voglia un iPhone 13 Pro da 128 GB. Pago 49,91 $ al mese. Dopo 12 mesi avrò pagato 598,92 $. Se lo compro nuovo, sempre negli USA, lo pago 999 $. Dopo un anno si svaluta di circa il 30%, quindi varrà 700 $ o poco meno. Avrò pagato 12 mesi di utilizzo 300 $ (il 30% di 999 $). A questi dovrò aggiungere 199 $ di AppleCare+ quindi ho speso 499 $.

In sostanza se compro in iPhone 13 Pro avrò speso 100 $ in meno rispetto al programma iPhone Upgrade Program. 499 $ invece di 598,92 $. Questo è uno dei motivi per il quale questo abbonamento di Apple non ha avuto molto successo.

Il secondo motivo di insuccesso è il fatto che molto spesso, al lancio di nuovi iPhone, Apple tende a rifornire prima i clienti che pagano gli iPhone per intero nei negozi e poi smaltire le code degli abbonati dell’iPhone Upgrade Program.

Quindi in sostanza chi si abbona al servizio hardware di Apple, nonostante paghi di piĂą e dimostri fedeltĂ  ad Apple, si ritrova ad attendere tempi molto piĂą lunghi per ottenere il dispositivo piĂą recente. Quando invece dovrebbero essere premiati ottenendo il dispositivo prima degli altri.

Fondere Apple One con l’iPhone Upgrade Program

Secondo Bloomberg Apple lavora ad un nuovo abbonamento per ottenere hardware e servizi insieme. Quindi potremmo vedere una sorta di fusione tra Apple One e l’iPhone Upgrade Program, con la nascita di un piano Apple One dedicato.

Pagando una quota mensile si otterrĂ  tutto: iPhone e servizi. Una scelta intelligente se gestita bene.

Se prendiamo il piano base di Apple One, quello da 14,95 € al mese, e lo uniamo al piano base dell’iPhone 13 per l’iPhone Upgrade Program, quello di 39,50 $ al mese (che possiamo benissimo considerare 39,50 €), otteniamo una quota mensile di 54,5 € al mese. Mettiamo che insieme non diventino la mera somma dei due piani, ma un prezzo più conveniente di 49 € al mese.

Pagando 49 € al mese si otterrebbe l’iPhone di ultima generazione, tutti i servizi base di Apple (Apple Music, Apple TV+, Apple Arcade e iCloud+ di 50 GB) con l’aggiunta di AppleCare+ che, vi ricordo, vi permette di sostituire il dispositivo pagando una franchigia di 99 € in caso di danni accidentali.

Alcune componenti riciclate negli iPhone 13
Alcune parti riciclate nei recenti iPhone 13

Apple potrebbe ottenere alti margini dai servizi e buoni margini dalla gestione dell’hardware. Per quest’ultimo non dobbiamo dimenticarci che tutti gli iPhone ritirati e sostituiti potrebbero essere riciclati. Le componenti potrebbero ritornare nel circuito produttivo per costruire nuovi iPhone e ridurre i costi di produzione per Apple, oltre a risolvere in parte il problema di approvvigionamento dei materiali.

Ricordiamo, infatti, che gli attuali iPhone 13 usano il 98% di tungsteno riciclato, il 98% di terre rare riciclate, il 100% di oro riciclato, il 100% di alluminio riciclato e altri materiali recuperati.

Voi lo sottoscrivereste un abbonamento mensile ad Apple One con iPhone incluso?

Riferimenti:
  • 1
    Quel fenomeno che porta l’hardware a diventare vecchio e sempre meno performante per via dell’arrivo di nuovo hardware più veloce e capace di far funzionare i moderni software più complessi.

Leave a comment

Cosa ne pensi?