
Le indiscrezioni in merito erano iniziate a circolare già da alcuni mesi. Voci di un’indagine da parte dell’Unione Europea nei confronti del sistema di pagamento di Apple, per capire se Apple Pay è un monopolio.
L’accusa è abbastanza semplice: Apple ha creato Apple Pay, il sistema di pagamenti contactless e online. Per usarlo bisogna usare il chip NFC dell’iPhone o dell’Apple Watch. Questi chip però non sono accessibili ad altri sistemi di pagamento, per esempio come Google Pay o Samsung Pay, quindi gli iPhone e Apple Watch possono usare solo Apple Pay.
Questo significa che Apple ha un monopolio?
Cosa dice l’Unione Europea in merito
A differenza come titola qualche giornalaccio nazionale, che raccontano di una condanna dell’Unione Europea nei confronti di Apple, al momento siamo di fronte solo a un’indagine. In altre parole non c’è nessuna condanna.
Leggendo dal sito ufficiale della UE, infatti, si leggono le dirette parole del vice presidente Margrethe Vestager:
I pagamenti mobili svolgono un ruolo in rapida crescita nella nostra economia digitale. È importante per l’integrazione dei mercati dei pagamenti europei che i consumatori beneficino di un panorama dei pagamenti competitivo e innovativo. Abbiamo indicazioni che Apple abbia limitato l’accesso di terze parti alla tecnologia chiave necessaria per sviluppare soluzioni di portafoglio mobile rivali sui dispositivi Apple. Nella nostra comunicazione degli addebiti, abbiamo preliminarmente rilevato che Apple potrebbe aver limitato la concorrenza, a vantaggio della propria soluzione Apple Pay. Se confermato, tale condotta sarebbe illegale secondo le nostre regole di concorrenza.
Quindi un concorrente di Apple che voleva accedere al chip NFC dell’iPhone, visto che non ha ottenuto supporto in merito, ha deciso di denunciare la cosa all’Unione Europea.
Ed è vero: il chip NFC non è accessibile a terzi. Questo perché Apple vuole probabilità zero di possibili exploit di sicurezza. Il sistema Apple Pay, infatti, non ha mai subito violazioni proprio per la protezione end-to-end delle transazioni.
Cosa accadrebbe se Apple aprisse il chip NFC a tutti

Probabilmente niente. Nello scenario migliore tutto funziona. Il chip resta sicuro, affidabile e gli utenti potrebbero scegliere di selezionare ogni volta se vogliono usare Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay o cose del genere.
Apple perderebbe una buona fetta degli introiti. All’utente non cambierebbe praticamente nulla visto che non paga commissioni nelle transazioni. Sono i circuiti finanziari che la pagano ad Apple. Non sappiamo quanto, ma si vocifera uno 0,15%.
Nello scenario peggiore, invece, app di terzi mal configurate potrebbero ridurre la sicurezza dei sistemi. Assisteremmo a delle frodi con il conseguente forte calo di fiducia dei clienti nei confronti di questo sistema di pagamenti, danneggiando indirettamente il brand Apple.
Per far accedere a Wallet e ai pagamenti sicuri, infatti, Apple dovrebbe “regalare” anche l’uso di Touch ID e Face ID.
Quindi ricapitolando, per i clienti con o senza apertura al chip NFC per i pagamenti di terzi non cambierebbe nulla, visto che non pagano commissioni. In questo mercato più aperto ne guadagnerebbero solo le aziende finanziare di terzi che si troverebbero con una bella infrastruttura già funzionante, manutenuta e a costo praticamente zero.
In pratica un bel regalo nel paese della cuccagna.
L’Unione Europea tiene a precisare che l’unico elemento di contestazione è l’uso del chip NFC e non l’uso di Apple Pay per gli acquisti online.
Cosa deve fare ora Apple
L’Unione Europea contesta l’articolo 102 del TFEU per possibile posizione dominante. Non è un procedimento Antitrust ufficiale. È un’indagine. Non esiste neanche una deadline nell’indagine.
Apple potrà rispondere all’accusa fornendo il supporto necessario per dimostrare di non aver agito in regime di monopolio. Di certo rendere accessibile l’uso del chip NFC a terzi, magari trovando un sistema per mettere al sicuro Apple Pay relegandolo al Secure Enclave (la parte hardware che si occupa della sicurezza dei sistemi), potrebbe essere una soluzione.
Poi se ci saranno utenti iPhone con il coraggio di installare Samsung Pay e usare questo pagamento attraverso un’app di Samsung, beh, è tutto da vedere.