Il ciclo di vita del prodotto
Il ciclo di vita del prodotto

Continua il nostro percorso per imparare a gestire correttamente la fase di analisi prima di iniziare lo sviluppo di un’app o servizio.

Le volte precedenti abbiamo visto come applicare l’approccio giusto mediante il Golden Circle per impostare la nostra product strategy, inoltre ci siamo occupati di Product Statement e di Product Market Fit.

In altre parole abbiamo compreso di cosa vogliamo occuparci e quali sono i potenziali clienti, quale bisogno vogliamo risolvere e quale nicchia vogliamo servire.

Oggi introduciamo due argomenti molto interessanti: il ciclo di vita del prodotto e il Lean Canvas.

Il primo serve a comprendere che i prodotti non sono eterni e quali fasi seguono. Il secondo serve a mettere nero su bianco la nostra strategia in modo schematico.

Il ciclo di vita del prodotto

Potremmo essere tentati a pensare che una volta creata un’app e messa sul mercato, sia finita lì. L’app è pronta e funziona, quindi il nostro compiuto è finito.

Se facciamo questo, dopo qualche anno ci troveremo la nostra app praticamente morta. Dobbiamo invece manutenerla e, soprattutto, comprendere che i nostri utenti cambiano nel tempo.

Per comprendere questo processo vediamo quali fasi andremo a incontrare nel tempo.

Il ciclo di vita del prodotto si compone di quattro fasi:

  • Introduzione: al lancio del prodotto, se abbiamo coinvolto i primi clienti nella fase di discovery, vedremo che questi saranno i nostri early adopters (o pionieri in italiano). Sono le persone che amano testare i prodotti in anteprima. Saranno pochi, ma saranno fondamentali per raccogliere le prime impressioni e correggere elementi che possono tornarci utili in seguito, per migliorare l’app.
  • Sviluppo: la nostra app vede crescere il numero di utenti. Non è adottata solo dai pionieri. Inizia la crescita.
  • Maturità: l’app è ormai utilizzata dal target che ci eravamo prefissati. In questa fase anche gli scettici inizieranno a usare l’app. La massa di utenti è molto grande.
  • Declino o rilancio: a un certo punto gli utenti potrebbero essere attratti da app migliori, oppure il nostro prodotto non serve più perché quell’esigenza non c’è più. A questo punto dovremo decidere se abbandonare il progetto e iniziarne uno nuovo, oppure se investire sul rilancio con una versione completamente nuova e rivista, per poi ricominciare il flusso daccapo.

Durante la gestione della vostra app dovrete essere responsabili di tutte e quattro le fasi. Non è possibile saltarne nessuna. Dovete decidere quando introdurre un prodotto, come commercializzarlo, come sostenerlo e come interromperlo. Dovete inoltre identificare le opportunità di prodotto, prevedere le vendite e monitorare il feedback dei clienti.

Periodicamente dovrete monitorare costantemente il mercato e la concorrenza per garantire che il prodotto rimanga competitivo.

Un prodotto non gestito correttamente può non raggiungere il suo pieno potenziale e può addirittura fallire.

L’importanza del Lean Canvas, primi passi

L’ordine da seguire nel Lean Canvas
L’ordine da seguire nel Lean Canvas

Chi è stato rapito come me dal libro Business Model Generation vedrà nel Lean Canvas qualcosa di familiare. Questi deriva, infatti, dal Business Model Canvas presente in quel libro. Si tratta di uno schema con i punti da seguire per compiere correttamente l’analisi del prodotto.

Per cominciare iniziate con lo scaricare il template. In giro ne trovate tanti. Per esempio in questo link trovate un PDF che potete stampare o modificare direttamente dal vostro dispositivo.

Il Lean Canvas si concentra su tre aree chiave:

  • Elementi chiave e differenziazione: i punti 3-4-5-8-9.
  • Il mercato e i bisogni: punti 1 e 2.
  • Gli obiettivi di business: punti 7 e 6.

Lo schema aiuta a garantire che tutti gli aspetti del prodotto siano presi in considerazione, dal problema da risolvere, al segmento di mercato a cui si rivolge, al modello di business che verrà impiegato. Permette di identificare gli elementi chiave del prodotto e di stabilire le priorità per ottimizzarne il lancio.

Utilizzando il Lean Canvas si può facilmente valutare lo stato di salute del prodotto e identificare le aree di forza e di debolezza. In questo modo è possibile concentrare le risorse sulle aree da migliorare, pur mantenendo una visione olistica del prodotto.

Questo può aiutarvi a prendere decisioni informate sul prodotto e a garantire che la strategia sia allineata con gli obiettivi a lungo termine.

Vi permette, in pratica, di avere il quadro generale e di non perdere di vista la visione. Questo aiuta a prevenire costosi passi falsi e a garantire che il prodotto sia sulla strada giusta.

Per compilarlo basta scrivere nei riquadri. Ognuno di essi è abbastanza esplicativo, ma vediamolo nel dettaglio:

  1. Problem: il problema che andrete a risolvere. Se avete svolto i passaggi mostrati negli altri articoli ormai dovreste averlo chiaro.
  2. Customer segment: i clienti che andrete a servire. Anche in questo caso il Market Fit diventa fondamentale.
  3. Unique Value Proposition: cosa rende la vostra app unica? Cosa la rende migliore delle altre?
  4. Solution: la killer feature della vostra app. In che modo risolve il problema del punto 1.
  5. Unfair Advantage: qualcosa che non può essere facilmente copiato dai vostri concorrenti.
  6. Revenue Streams: come intendete monetizzare, da dove vengono i soldi. Abbonamenti? In App purchase?
  7. Cost structure: i costi che andrete a sostenere per la vostra app. Pubblicità? Server? Grafica?
  8. Key metrics: come andrete a misurare il successo della vostra app. Il numero di download? Le interazioni? Il numero di abbonati?
  9. Channels: dove andrete a racimolare i vostri clienti? Nell’App Store? Forum di settore? Social network?

Assicuratevi di riempire tutti i campi e non fatelo in modo sbadato o superficiale. Soffermatevi su ognuno di essi e ragionateci su.

Se vi siete accorti che uno o più punti sono vuoti, allora vi sta fuggendo qualcosa.

Se riempendo la tabella vi accorgete che qualcosa non torna, per esempio la vostra app non ha una killer feature oppure è facilmente copiabile, cambiate qualcosa nell’idea iniziale.

Cambiare idea in questa fase non è per niente un errore. Se cambiate adesso vi costerà enormemente meno rispetto ad accorgervi di aver sbagliato qualcosa solo dopo aver lanciato il prodotto.

Vi conviene compilare la tabella, farla decantare qualche giorno e ritornarvi sopra per capire se continua ad avere senso. Non abbiate fretta in questa fase. Ogni ora investita adesso vi farà risparmiare almeno 10 ore in seguito.

Se serve provate a spiegare il vostro Lean Canvas a qualche amico o, meglio, a un potenziale cliente. In questo modo potrete avere un punto di vista esterno e capire se tutto torna.

Nel prossimo articolo, prima di passare alla discovery, voglio soffermarmi su qualche altro modello che vi aiuta a confermare il Lean Canvas, come quello delle 5 forse di Potter e l’analisi dei competitor.

In conclusione

Il ciclo di vita del prodotto e il Lean Canvas sono strumenti importantissimi per la gestione del prodotto.

Il ciclo di vita del prodotto ci aiuta a comprendere che i prodotti non sono eterni e quali fasi seguono, mentre il Lean Canvas ci permette di organizzare la nostra strategia in modo schematico.

È importante essere responsabili di ogni fase del ciclo di vita del prodotto, identificare le opportunità di prodotto, prevedere le vendite e monitorare il feedback dei clienti. In questo modo, potrete garantire la salute e il successo del vostro prodotto a lungo termine.

Lascia un commento

Cosa ne pensi?