Un esempio di wireframe
Un esempio di wireframe

Se siete giunti fino a questo punto, significa che avete terminato il grosso della parte di analisi per la realizzazione della vostra app o servizio. Negli articoli precedenti di product management, infatti, abbiamo affrontato diversi argomenti per trovare la propria nicchia di mercato, fare delle assumptions, validarle, analizzare i concorrenti e cosĂŹ via. Non per ultimo il framework del Double Diamond dove ci siamo fermati sulla Discovery.

Ora è il momento di passare alle altre fasi che vi riassumo qui sotto:

  • Discovery: fase divergente
  • Define: fase convergente
  • Develop: fase divergente
  • Deliver: fase convergente

Siamo quindi passati dalla Challenge, vale a dire trovare un’esigenza del mercato e ci stiamo avvicinando alla definizione. Quindi dopo il Job To Be Done della volta scorsa, ora dobbiamo iniziare a mettere la carne al fuoco. Iniziare a sporcarci le mani. Passare alla fase di Develop e poi di Deliver.

In che modo questo avviene? Principalmente iniziando a creare qualcosa. Il prossimo passaggio sarà il wireframe, cioè il flusso che seguirà il nostro utente tipo. Il famoso Customer Journey.

Che cos’è il Customer Journey e come funziona

Il customer journey si riferisce all’intero processo che un cliente attraversa, dalla sua prima interazione con un marchio fino a diventare un cliente fedele e ripetitivo. Si tratta dei vari punti di contatto, delle esperienze e delle emozioni che una persona incontra mentre si impegna con i prodotti o i servizi.

Comprendendo e ottimizzando la customer journey, è possibile soddisfare efficacemente le esigenze e i desideri dei clienti, con conseguente aumento della soddisfazione, della fedeltà e, in ultima analisi, della crescita dei ricavi.

Come può apparire il flusso di customer journey
Come può apparire il flusso di customer journey

In sostanza, il customer journey è una tabella di marcia che illustra i passi che un cliente compie quando interagisce con un’app o un sito. Questo approccio olistico si concentra non solo sull’obiettivo finale dell’interazione con l’app, ma anche sui momenti critici che lo precedono e lo superano, che possono avere un impatto significativo sull’esperienza complessiva del cliente.

Le fasi previste dal customer journey sono:

  • Consapevolezza: è il momento in cui un potenziale utente viene a conoscenza dell’app.
  • Considerazione. A questo punto, l’utente inizia a valutare le varie opzioni a sua disposizione e a soppesare i pro e i contro di ciascuna.

Sono informazioni da considerare nel disegnare le varie azioni che il nostro utente può effettuare nell’app, per disegnare un flusso con meno frizioni possibili, per offrire a chi ci ha scelto l’esperienza migliore, ottenendo esattamente ciò che desiderava effettuare.

Questi sono aspetti fondamentali di esperienza utente da integrare nel wireframe. Vale a dire nel disegnare in modo grossolano, ma indicativo, le varie schermate di cui l’app è composta e che porta l’utente dalla A alla Z a ottenere ciò che desidera fare con l’app scaricata.

Come si ottiene un wireframe utile

Il wireframe è uno strumento essenziale nella fase iniziale di progettazione di un’app, poichĂŠ consente di organizzare e definire l’architettura dell’interfaccia utente (UI) e di visualizzare l’esperienza utente (UX).

Prima di iniziare a progettare il wireframe, è fondamentale definire gli obiettivi dell’app. Sono gli stessi tracciati nella customer journey. Una volta stabiliti gli obiettivi, create una lista delle funzionalitĂ  principali che l’app deve offrire e che saranno la base del wireframe.

Prima di iniziare a disegnare il wireframe, create uno storyboard che mostri le diverse schermate dell’app e il flusso di navigazione tra di esse. Questo aiuterĂ  a visualizzare l’esperienza utente complessiva e a identificare eventuali problemi prima di passare alla fase di progettazione del wireframe.

Esistono numerosi strumenti disponibili per creare wireframe, sia gratuiti che a pagamento. Scegliete uno strumento che sia facile da utilizzare e che vi permetta di creare wireframe interattivi. Quella dei wireframe interattivi sono fondamentali per cercare, ancora una volta, conferma dagli utenti.

Alcuni strumenti popolari includono Sketch, Figma, Adobe XD e Balsamiq.

Potreste raccogliere altre informazioni di conferma, in questa fase, come avete fatto durante la discovery. Servirà per un ulteriore tuning e capire se state commettendo qualche errore di approccio. Meglio scoprire questo genere di cose in questa fase che dopo, quando il prodotto è già nello store.

Un buon wireframe dovrebbe essere semplice e chiaro. Concentratevi sulla struttura e sul flusso dell’app piuttosto che su elementi grafici e di design. Utilizzate forme e linee semplici per rappresentare gli elementi dell’interfaccia utente e assicurati che il wireframe sia facilmente comprensibile.

Per capirci: non serve un disegnare un pulsante bello. Basta un rettangolo con scritto pulsante all’interno.

Mentre create il wireframe, considerate la gerarchia visiva degli elementi sulle schermate e come gli utenti interagiranno con l’app. Assicuratevi che le informazioni importanti siano facilmente visibili e che le azioni comuni siano facilmente accessibili. Un’attenzione particolare all’usabilitĂ  e alla gerarchia visiva contribuirĂ  a creare un’esperienza utente fluida ed efficace.

Man mano che il wireframe si evolve, è importante documentare le decisioni di progettazione prese e le ragioni dietro queste scelte. Questa documentazione sarà utile per gli sviluppi futuri.

Infine, ricordate che il processo di wireframing è iterativo e che potreste dover apportare modifiche significative al progetto durante le diverse fasi di sviluppo. Essere aperti al cambiamento e disposti ad adattare il wireframe in base ai feedback e alle esigenze del progetto vi aiuterĂ  a creare un’app efficace e di successo.

Dal wireframe al prototipo

Una volta completato il wireframe, validato il flusso e controllato che tutto funzioni come dovrebbe, il passo successivo è la creazione di un prototipo funzionante che permetta di testare l’interazione utente e ricevere feedback preziosi.

La trasformazione prevede di aggiungere elementi grafici, animazioni e interazioni. Durante questa fase basta dare forma al wireframe aggiungendo il design finale, o quasi finale, all’app. Ricordate che il prototipo non deve essere perfetto: l’obiettivo è creare una versione funzionante dell’app che permetta di testare l’interazione utente e raccogliere ulteriori feedback.

Da questo punto partono i test di usabilità, interviste e osservazioni per raccogliere informazioni preziose che vi aiuteranno a perfezionare l’app. Assicuratevi di testare il prototipo con un campione rappresentativo del pubblico target per ottenere feedback accurati e utili.

Siete praticamente nella fase di MVP (Minimum Viable Product). Un’app molto simile a quella finale, che servirà ad affrontare l’ultima fase di validazione.

Che cos’è l’MVP o anche MLP

MVP
MVP

Nel mondo dello sviluppo di applicazioni, il concetto di Minimum Viable Product (MVP) o come piace chiamarlo di recente MLP (Minimum Lovable Product, quindi versione minima per generare apprezzamento) è una strategia fondamentale per testare e lanciare rapidamente nuove idee. Un MVP è una versione semplificata di un’app che include solo le funzionalitĂ  essenziali necessarie per risolvere un problema specifico e soddisfare le esigenze degli utenti.

Concentratevi sulle funzionalitĂ  che risolvono direttamente il problema degli utenti e che forniscono il valore principale dell’app. Ricordate che l’MVP dovrebbe essere il piĂš semplice possibile, con l’obiettivo di testare rapidamente il concetto sul mercato e raccogliere i feedback finali.

Qualcuno potrebbe essere tentato, in questa fase, di mettere sul tavolo diverse funzioni e riservarsi la ciccia, la funzione che crea realmente il valore, solo per una fase successiva. Come una sorta di preliminare dell’uso nell’app. Un ballo infinito attendendo il momento clou quando la funzione realmente importante sia fornita nell’app.

È un approccio completamente sbagliato. Un download, un’app, una funzione di valore che fa subito e senza moine esattamente ciò che l’utente vuole. “Questa è la via” come si direbbe a Mandalor.

Solo dopo, forse, si potranno aggiungere funzioni a contorno. Solo dopo aver testato la funzione core e visto che attrae, si può pensare di aggiungere elementi a corredo.

Anche con l’MVP, come per il prototipo, è importante la raccolta dei feedback con i test di usabilità. In questo modo avrete la conferma ulteriore che l’app è apprezzata e genera valore sugli utenti.

Una volta che l’MVP è stato perfezionato e approvato da tutte le parti coinvolte, è il momento di prepararsi per il lancio sul mercato. Parte da qui la strategia di marketing che include promozione online, pubblicità, social media e relazioni pubbliche per far conoscere l’app al pubblico target in attesa del rilascio.

Nel frattempo potrete mettere in campo le ultime modifiche e sapere che l’app che avete creato funziona, è apprezzata e che ci sono già i primi utenti pronti a scaricarla.

In conclusione

Il processo di product management è fondamentale per la creazione di un’app di successo. Attraverso la creazione di un wireframe e la successiva evoluzione in un prototipo e infine in un MVP, è possibile raffinare e testare l’app per garantire che soddisfi le esigenze degli utenti e risolva i loro problemi in modo efficace.

Durante tutto il processo, è essenziale raccogliere feedback e apportare modifiche in base alle esigenze degli utenti. Ricordatevi di concentrarvi sulle funzionalitĂ  principali che forniscono il valore dell’app e di testare l’interazione utente con un campione rappresentativo del pubblico target.

Una volta che l’MVP è stato perfezionato, potrete lanciare la vostra app sul mercato con fiducia, sapendo che avete creato un prodotto di valore e apprezzato dagli utenti.

Nel prossimo articolo parleremo di pricing e di strategia di lancio del prodotto.

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