
Arrivano puntuali i dati sul quarto trimestre fiscale 2023 di Apple. Il fatturato è pari a 89,5 mld di $, in calo dello 0,72% rispetto ai 90,15 mld dello stesso trimestre del 2022. Praticamente è stabile. Questo significa che non c’è crescita.
In compenso gli utili salgono dai precedenti 20,72 a 22,96 mld di $ (+10,8%). Segno che la società è riuscita a ridurre i costi.
I costi di ricerca e sviluppo però salgono. Passano da 6,76 a 7,3 mld (+8,1%). La cifra è pari al 8,16% del fatturato, mentre l’anno scorso era del 7,5%.
In questo articolo:
Ma vediamo il fatturato per prodotto:
- iPhone: 43,8 mld $ (+2,76%)
- iPad: 6,44 mld $ (-10,47%)
- Mac: 7,61 mld $ (-33,77%)
- Apple Watch, accessori e Apple TV: 9,32 mld $ (-4,92%)
- Servizi: 22,31 mld $ (+16,27%)
Vediamo il fatturato per area geografica:
- Americhe: 40,11 mld (+0,77%)
- Europa: 22,46 mld (-0,67%%)
- Cina: 15,08 mld (+2,34%)
- Giappone: 5,5 mld $ (-3,42%)
- Resto dell’Asia: 6,33 mld $ (+0,14%)
Altro
Il debito a breve termine diminuisce del 40,1% (5,98 mld $), mentre quello a lungo termine, quindi le obbligazioni, è diminuito del 3,6% (98,96 mld $).
La liquidità della società è di 61,55 mld $. La società pagherà 4,04 mld di $ in tasse. In aumento del 2,69%. Il tasso medio pagato è del 17,61%.
La società restituirà agli investitori 25 mld di $, di cui una parte il 16 novembre prossimo sotto forma di dividendi (0,24 $ ad azione).
Il prossimo trimestre, il primo del 2024, sarà molto importante perché includerà gli acquisti di Natale, tra cui i nuovi iPhone e i nuovi Mac.
In conclusione
- Il quarto trimestre fiscale 2023 di Apple mostra un fatturato di 89,5 miliardi di dollari, in calo dello 0,72% rispetto all’anno precedente.
- Tuttavia, gli utili sono aumentati del 10,8%, raggiungendo i 22,96 miliardi di dollari, dimostrando un’efficace riduzione dei costi.
- I costi di ricerca e sviluppo sono aumentati dell’8,1%, rappresentando l’8,16% del fatturato.
- Il fatturato per prodotto varia, con l’iPhone in crescita del 2,76% e il Mac in calo del 33,77%.
- Le Americhe rimangono il mercato più forte con un aumento dello 0,77%, mentre l’Europa registra una lieve diminuzione dello 0,67%.