anatomia mela

Fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, Apple ha iniziato il suo viaggio nel mondo tecnologico con un logo che rappresentava Isaac Newton sotto un albero di mele, per poi passare al più famoso logo della mela morsicata nel 1977, opera del graphic designer Rob Janoff.

La strategia di marketing di Apple ha sempre puntato a rendere i computer accessibili a tutti, non solo ai professionisti, elemento che ha contribuito a creare un forte senso di comunità e fedeltà tra gli utenti.

Questo articolo esplorerà l’evoluzione del marchio Apple, focalizzandosi sul motivo per cui i nomi dei prodotti non iniziano più con la lettera ‘i’. Attraverso un’analisi della storia dietro questa scelta iniziale e dell’evoluzione dei prodotti ‘i’, come iMac e iPhone, fino alle questioni di branding e di proprietà del marchio, verranno svelati i significati nascosti e le curiosità che hanno accompagnato questa transizione.

La storia dietro la lettera ‘i’

Il prefisso ‘i’ nei prodotti Apple rappresenta cinque diverse caratteristiche: internetindividualeistruireinformare e ispirare. Questo uso innovativo ha iniziato con l’iMac nel 1998, stabilendo un simbolo iconico associato ai prodotti Apple.

La scelta del prefisso ‘i’ era particolarmente significativa poiché, in inglese, ‘I’ (pronunciato ‘ai’) rappresenta il sé, allineandosi con l’obiettivo di Apple di permettere agli utenti di identificarsi con i loro prodotti. Inoltre, i prodotti Apple sono visti come simboli di status che trascendono la loro funzionalità come computer, smartphone o tablet.

  • Primato dell’iMac: Il primo prodotto a iniziare con la ‘i’ fu l’iMac, lanciato nel 1998. Questo dispositivo non solo ha segnato l’inizio dell’era ‘i’ ma ha anche rappresentato un punto di svolta per Apple, indicando un nuovo approccio al design e alla funzionalità dei computer.
  • Evoluzione e Successo: Diversi prodotti di successo, inclusi iPod, iPhone e iPad, hanno seguito l’esempio, consolidando ‘i’ come un identificatore di marca distintivo e iconico per Apple. Questa serie di successi ha sottolineato l’importanza del prefisso ‘i’ nel posizionamento del marchio Apple sul mercato.

Il prefisso ‘i’ non solo ha rappresentato l’Internet – un concetto innovativo e molto richiesto durante la sua introduzione – ma è stato scelto anche per motivi legali.

Ad esempio, Apple ha affrontato problemi nel nominare il suo smartwatch ‘iWatch’ a causa di questi vincoli. Inoltre, il prefisso ‘i’ non conferisce ad Apple diritti proprietari esclusivi, rendendo difficile impedire ad altre aziende di utilizzarlo.

Questo ha portato a una riflessione più ampia sull’uso del prefisso ‘i’ e sul suo significato all’interno dell’ecosistema Apple, dove ‘i’ sta anche per ‘innovazione’ e ‘individualità’. Il prefisso ‘i’ è stato interpretato come un omaggio a Jonathan Ive, il designer dietro molti prodotti Apple, o come rappresentazione del singolare in prima persona in inglese, sottolineando l’approccio personalizzato di Apple alla tecnologia.

Con il tempo, ‘i’ è venuto a rappresentare anche caratteristiche come interattività e personalizzazione, evidenziando la sua evoluzione da un semplice prefisso a un simbolo del marchio Apple.

Dall’iMac all’iPhone: L’evoluzione dei prodotti ‘i’

Come abbiamo visto il primo prodotto ad adottare il prefisso ‘i’ fu l’iMac, introdotto nel 1998, simbolo di una nuova era per Apple.

Tra gli altri prodotti troviamo dispositivi rivoluzionari come l’iPad, l’iPhone, iPhoto, iTunes e iCloud, ciascuno dei quali ha contribuito a plasmare il modo in cui interagiamo con la tecnologia digitale oggi.

  • 1976-1998: L’evoluzione dei prodotti Apple inizia con l’Apple I, che, sebbene semplice, introduceva un concetto di computer più accessibile e facile da usare. Con il passare degli anni, Apple ha continuato a innovare con prodotti come l’Apple II, considerato il primo vero computer personale, e il Macintosh, che ha rivoluzionato l’interfaccia utente grazie alla sua interfaccia utente. Questo periodo ha gettato le basi per l’introduzione dell’iMac nel 1998, che ha segnato una svolta sia nel design che nella funzionalità dei computer.
  • 1998-2024: Dall’iMac all’iPhone, Apple ha ampliato la sua linea di prodotti ‘i’, introducendo l’iPod nel 2001, l’iPhone nel 2007 e l’iPad nel 2010. Questi dispositivi non solo hanno consolidato la presenza di Apple nel mercato globale ma hanno anche inaugurato nuove categorie di prodotti. L’iPhone, in particolare, ha combinato le funzionalità di telefono, navigazione internet e lettore multimediale in un unico dispositivo, diventando un fenomeno globale e dando il via all’economia delle app mobili nel 2008. L’iPad ha seguito l’esempio, diventando estremamente popolare come linea di tablet computer.

Attraverso questa evoluzione, Apple ha dimostrato una straordinaria capacità di innovare e adattarsi, passando da semplici computer a un’ampia gamma di dispositivi digitali che hanno ridefinito il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare.

La serie di prodotti ‘i’ non rappresenta solo una gamma di dispositivi, ma simboleggia l’approccio di Apple all’innovazione, alla personalizzazione e all’interattività, evidenziando come il marchio sia diventato sinonimo di tecnologia all’avanguardia e di design distintivo.

Il marchio iPhone non apparteneva neanche ad Apple

Apple ha interrotto l’uso della lettera ‘i’ a causa di problemi legali legati ai diritti su nomi contenenti ‘i’ posseduti da altre aziende. Questa sfida legale ha portato a una riflessione più ampia sul valore e l’identità del marchio Apple, spingendo l’azienda a considerare nuove strategie di denominazione e branding.

Ci fu un periodo, infatti, che iniziarono a nascere gli iOggetti ovunque, con servizi e prodotti con la i iniziale. Un fenomeno che ad Apple non è piaciuto, in quanto, oltre alla penuria di nomi non coperti da copyright, molti iniziavano ad associare i prodotti di altri ad Apple, con i conseguenti pericoli riguardante la scarsa qualità.

Lo stesso brand iPhone non è stato di Apple per numerosi anni. Il brand fu registrato da Cisco anni addietro, per una linea di telefoni da ufficio. Poi successivamente ceduto ad Apple.

Significati nascosti e curiosità della ‘i’

  • Caratteristiche Originarie: Il prefisso ‘i’ nei prodotti Apple inizialmente rappresentava cinque caratteristiche distintive: internetindividualeistruireinformare e ispirare. Questa scelta non era casuale ma rifletteva una visione ben precisa di quello che Steve Jobs voleva che i suoi prodotti rappresentassero per gli utenti. Inoltre, durante il Back on Track Keynote del 1998, Jobs stesso ha sottolineato l’importanza di internet come pilastro fondamentale di questa visione.
  • Simbolismo e Individualità: Oltre a rappresentare caratteristiche specifiche, la ‘i’ è diventata un simbolo di individualità, enfatizzando il concetto di personalizzazione e unicità dell’esperienza utente. Questa interpretazione è rafforzata dalla coincidenza linguistica in inglese, dove ‘I’ significa ‘io’, sottolineando ulteriormente l’attenzione di Apple verso l’individuo. Alcune teorie suggeriscono anche che la ‘i’ possa rappresentare l’unità immaginaria in matematica, aggiungendo un ulteriore strato di significato.
  • Evoluzione e Omaggi: Con il tempo, il significato originario della ‘i’ si è evoluto, diventando un’icona fortemente associata ai prodotti Apple, anche quando il suo significato specifico non è immediatamente evidente.

La decisione di Apple di rimuovere gradualmente la ‘i’ da alcune delle sue app, come iChat e iPhoto, trasformandole rispettivamente in Messages e Photos, riflette questa evoluzione.

Il tramonto della ‘i’: Verso un nuovo branding?

Nel contesto attuale, Apple si sta muovendo verso un futuro sostenibile e diversificato, allontanandosi dalla tradizionale nomenclatura ‘i’ per abbracciare nuove strategie di branding e sostenibilità.

La società ha trovato molto più proficuo associare il nome Apple a tutti i suoi prodotti. Resta ancora iPhone, iPad, iPod, iCloud ma vengono associati, soprattutto nei nuovi prodotti, nomi come Apple Card, Apple TV, Apple Watch, Apple Vision e così via.

La società risolve i problemi dell’uso della lettera i in modo semplice. Con uno stile minimalista da sempre colonna portante della sua visione.

Usando il brand Apple + nome del prodotto la società si assicura di poter pescare all’infinito, sapendo che quel brand non sarà stato depositato da altri, visto che il brand Apple è coperto in tutto il mondo.

Inoltre può dare ai suoi clienti l’associazione rapida con il suo brand originario, valorizzando la sua value proposition formata da qualità, privacy, sicurezza, ecosostenibilità e tutto il resto.

In conclusione

Nell’esplorare il cammino di Apple, ci si rende conto di come il marchio abbia sempre perseguito la via dell’evoluzione, allontanandosi progressivamente dalla tradizionale ‘i’ per abbracciare un futuro in cui il focus si sposta verso la sostenibilità e l’espansione del proprio ecosistema di prodotti e servizi.

Guardando al futuro, Apple sembra posizionarsi come un attore principale nell’evoluzione tecnologica, sottolineando l’importanza di adattare le strategie di branding e marketing in un mercato in continuo cambiamento.

Di sicuro la lettera i dei prodotti fa parte del passato, soprattutto per i nuovi prodotti. Ci saranno sempre più Apple cose nel mondo, con l’espansione di prodotti e servizi in arrivo.

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2 Comments

    1. Il senso è che visto che ora il messaggio è la sostenibilità non ha più senso farli iniziare con la i che non hanno niente a che fare con la sostenibilità.

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