
Di recente Apple ha presentato i nuovi chip A18 per i suoi dispositivi mobile. Nonostante negli iPad ci siano gli M4, la società ha deciso di rimanere a una produzione a se stante per gli iPhone. Che poi sono gli stessi chip che poi la società ricicla nel tempo in altri dispositivi come gli HomePod e le Apple TV.
Il confronto tra A18 e A18 Pro svela una storia di innovazione silenziosa, dove ogni nanometro conta. La tecnologia a 3 nm e l’architettura avanzata aprono nuove possibilità per l’elaborazione dati e l’intelligenza artificiale.
Indice dei contenuti
Specifiche Tecniche a Confronto
CPU
Sia l’A18 che l’A18 Pro vantano un’architettura a 6 core CPU, composta da due core ad alte prestazioni e quattro core ad alta efficienza. Questa configurazione promette un incremento del 30% rispetto all’A16 Bionic.
I core ad alte prestazioni possono raggiungere una frequenza operativa fino a 4,05 GHz, offrendo prestazioni notevoli per attività impegnative.
GPU
La GPU è uno degli elementi che differenzia maggiormente i due chip. L’A18 standard è dotato di una GPU a 5 core, mentre l’A18 Pro vanta una GPU a 6 core. Questa differenza si traduce in prestazioni grafiche superiori per l’A18 Pro, con un incremento del 20% rispetto al GPU dell’A17 Pro.
RAM
Entrambi i chip A18 e A18 Pro sono equipaggiati con 8 GB di RAM LPDDR5X-7500, un significativo miglioramento rispetto ai 6 GB dell’A16 Bionic.
Questo aumento della memoria è fondamentale per supportare le nuove funzionalità di intelligenza artificiale on-device.
Neural Engine
Il Neural Engine a 16 core è presente in entrambi i chip, potenziando notevolmente le capacità di intelligenza artificiale e machine learning.
Questo componente è cruciale per l’elaborazione di compiti complessi come la generazione di immagini e testi. Nel caso dell’A18 Pro, il Neural Engine beneficia di una memoria con il 17% in più di larghezza di banda, migliorando ulteriormente le sue prestazioni.
Differenze tra A18 e A18 Pro

I nuovi chip A18 e A18 Pro di Apple presentano alcune differenze chiave che ne definiscono le prestazioni e le capacità . Entrambi sono costruiti con un processo a 3 nanometri di seconda generazione, che permette di inserire un numero maggiore di transistor in uno spazio ridotto, aumentando l’efficienza e le prestazioni.
Architettura della CPU
Sia l’A18 che l’A18 Pro condividono una CPU a 6 core, composta da quattro core ad alte prestazioni e due core dedicati all’efficienza energetica. La frequenza operativa di questi core è stata aumentata a 4,05 GHz, rispetto ai 3,8 GHz del precedente A17 Pro.
Questo incremento si traduce in prestazioni superiori, con l’A18 Pro che risulta il 15% più veloce rispetto al suo predecessore.
Core della GPU
Una delle differenze più significative tra i due chip si trova nella configurazione della GPU. L’A18 standard è dotato di una GPU a 5 core, mentre l’A18 Pro vanta una GPU a 6 core.
Questa differenza ha un impatto notevole sulle prestazioni grafiche, con l’A18 Pro che offre un miglioramento del 20% rispetto alla generazione precedente. Inoltre, il ray tracing accelerato via hardware nell’A18 Pro risulta due volte più veloce.
Altre Differenze Tecniche
L’A18 Pro si distingue per alcune caratteristiche aggiuntive:
- Un Neural Engine aggiornato che elabora le funzioni di Apple Intelligence il 15% più velocemente rispetto all’A17 Pro.
- Una memoria con il 17% in più di larghezza di banda per il Neural Engine.
- Un processore di segnale d’immagine (ISP) due volte più veloce nell’elaborazione di immagini e video.
Efficienza Energetica e Gestione Termica

L’A18 e l’A18 Pro di Apple rappresentano un notevole passo avanti in termini di efficienza energetica e gestione termica. Questi chip, realizzati con tecnologia a 3 nanometri di seconda generazione, offrono prestazioni superiori con un consumo energetico ridotto.
Apple ha dedicato particolare attenzione alla gestione termica. Il nuovo design interno e la struttura in alluminio riciclato nei modelli standard ottimizzano la dissipazione del calore.
Questo permette all’A18 Pro di mantenere prestazioni elevate per periodi prolungati, con un miglioramento del 20% nelle prestazioni di gioco sostenute rispetto all’A17 Pro.
Autonomia della Batteria
L’efficienza energetica si riflette direttamente sull’autonomia dei nuovi iPhone. Apple dichiara fino a 33 ore di riproduzione video per l’iPhone 16 Pro Max, 27 ore per l’iPhone 16 Pro e l’iPhone 16 Plus, e 22 ore per l’iPhone 16.
Questi risultati sono ottenuti grazie alla combinazione di batterie più capienti e all’ottimizzazione dei consumi resa possibile da iOS 18.
Miglioramenti del Neural Engine
Il Neural Engine aggiornato offre prestazioni significativamente migliorate rispetto alle generazioni precedenti. È due volte più veloce nelle attività di machine learning rispetto al suo predecessore.
Questa maggiore velocità si traduce in un’elaborazione più rapida ed efficiente per le applicazioni che sfruttano l’intelligenza artificiale.
Un aspetto interessante è che il Neural Engine dell’A18 potrebbe superare in prestazioni persino quello del chip M4, attualmente il processore più veloce di Apple. Secondo alcune fonti, il Neural Engine dei nuovi chip A18 e A18 Pro potrebbe sviluppare una potenza superiore ai 38 TOPS (Trillion Operations Per Second).

Implicazioni per Apple Intelligence
L’integrazione di questo potente Neural Engine negli iPhone 16 apre nuove possibilità per l’ecosistema Apple Intelligence. Le funzionalità AI integrate, come l’assistenza vocale avanzata, la generazione di immagini e la personalizzazione dei contenuti, beneficeranno direttamente di queste migliorie.
È importante notare che per sfruttare appieno queste capacità AI, i dispositivi necessitano di almeno 8 GB di RAM. Per questo motivo, tutti i modelli di iPhone 16 saranno equipaggiati con questa quantità di memoria.
Confronto con la Concorrenza
Il panorama dei chip per smartphone è in costante evoluzione, con Apple e Qualcomm in prima linea nella corsa all’innovazione.
L’A18 Pro di Apple si trova a competere direttamente con lo Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm, entrambi prodotti con processo a 3 nm.
Confronto con Chip Android
Lo Snapdragon 8 Gen 4 si distingue per la sua architettura a 8 core, con due core Oryon a 4,09 GHz e sei core a 2,78 GHz.
In confronto, l’A18 Pro di Apple presenta una configurazione a 6 core, con due core ad alte prestazioni a 3,89 GHz e quattro core a 2,2 GHz. Questa differenza strutturale si riflette nelle prestazioni multi-core, dove lo Snapdragon 8 Gen 4 sembra avere un vantaggio.
Benchmark e Test di Prestazioni
I test di benchmark offrono una prospettiva interessante sulle capacità dei due chip. Nei test AnTuTu 10, lo Snapdragon 8 Gen 4 ha ottenuto un punteggio di 3.070.000, superando l’A18 Pro che si è fermato a 1.915.000. Questo divario del 60% nelle prestazioni complessive è significativo.
Ma come saprete il test di Antutu è ottimizzato per i dispositivi Android, quindi poco affidabile per i confronti con i dispositivi Apple.
Con i test di benchmark di Geekbench abbiamo l’iPhone 16 con:
- Single core: 3018 punti
- Multi core: 7751 punti
I chip Snapdragon 8 Gen 4 hanno raggiunto rispettivamente 3236 punti in single core e 10049 punti in multi core.

Vantaggi Competitivi
Nonostante lo svantaggio nei punteggi multi-core, l’A18 Pro di Apple mantiene alcuni vantaggi competitivi. La sua GPU ha una frequenza più alta (1450 MHz contro 1250 MHz dello Snapdragon), il che potrebbe tradursi in migliori prestazioni grafiche in determinati scenari.
Inoltre, l’approccio di Apple all’integrazione hardware-software potrebbe compensare alcune differenze nelle specifiche pure.
Un aspetto cruciale della competizione sarà la capacità di eseguire compiti di intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi. Entrambi i chip sono dotati di unità di elaborazione neurale dedicate, con l’A18 Pro che utilizza il Neural Engine di Apple e lo Snapdragon 8 Gen 4 che si affida al processore Hexagon.
Conclusione
I giunti A18 e A18 Pro di Apple segnano un significativo passo avanti nel mondo dei processori per dispositivi mobili. La tecnologia a 3 nm e l’architettura avanzata aprono nuove possibilità per l’elaborazione dati e l’intelligenza artificiale on-device, offrendo prestazioni superiori e una gestione più efficiente dell’energia.
Questi miglioramenti hanno un impatto positivo sull’esperienza utente, rendendo i nuovi iPhone più reattivi e capaci di gestire compiti complessi con maggiore fluidità .
Il confronto con la concorrenza mostra come Apple stia mantenendo la sua posizione di leader nell’innovazione, pur affrontando una sfida serrata da parte di altri produttori.
Mentre i benchmark possono favorire alcuni aspetti dei chip concorrenti, l’approccio integrato di Apple all’hardware e al software continua a offrire vantaggi unici.
Guardando al futuro, la corsa all’innovazione nel campo dei processori mobili promette di portare a sviluppi ancora più entusiasmanti, spingendo i confini di ciò che è possibile fare con uno smartphone. Nella tabella di marcia di TSMC, fornitore di Apple, c’è già la fornitura dell’architettura a 2 nm per il 2026.