Dipendenti Apple

Sono anni che Apple pubblicizza il candore della propria anima in riguardo alla diversità in azienda, la salvaguardia dei dipendenti e la difesa dei diritti egualitari. Ma è veramente così oppure è tutta una facciata?

Quando negli Stati Uniti c’era il fermento del movimento Black Lives Matter, Apple si apprestava a destinare 100 milioni di dollari al fondo Racial Equity and Justice Initiative per finanziare delle iniziative a favore delle persone nere.

Negli Stati Uniti, però, solo il 9% dei dipendenti di Apple è nero e il 27% è asiatico. Il 47% è sono persone bianche. Inoltre anche se la società dichiara di un aumento del 70% di assunzioni di donne, il 66% dei suoi dipendenti è uomo. Dati che troviamo nel sito dedicato alla diversità in Apple.

A questo aggiungiamo il movimento #AppleToo che mira a far emergere gli abusi nella società. Storie che potete leggere nell’account di AppleToo su Medium.

Storie come queste:

Il mio manager una volta mi ha detto che “sembro una merda” perché indossavo stivali da lavoro e jeans. La mia posizione aveva un gruppo molto cliquey per un team di leadership. Se non ti adatti a quello stampo, buona fortuna per arrivare da qualche parte.

Avevamo un manager con una mascolinità piuttosto fragile. Era responsabile della pianificazione delle vacanze e del GeniusBar. Tutti i membri del team hanno dovuto passare attraverso di lui per ottenere l’autorizzazione per i giorni liberi o richiedere il tempo libero. Avevamo molti dipendenti gay nel nostro negozio ed è stato abbastanza facile notare che le loro richieste di ferie venivano negate molto rispetto ad altre senza una ragione apparente. Anche nel suo ruolo di manager del genius bar era molto restio ad aiutare gli specialisti tecnici gay, gli esperti tecnici o i genius se avessero avuto un problema in qualche modo. Quando sono stati segnalati alla dirigenza, sono stati molto rapidi nel negare che avesse qualcosa a che fare con l’omofobia “perché siamo Apple. Non lo facciamo qui!”

Nel negozio in cui lavoravo, una donna ha parlato dicendo di essere stata molestata sessualmente da un dipendente di sesso maschile. Ha testi, screenshot e altre cose da mostrare alle risorse umane e ai manager. Hanno finito per dire che era “ha detto, ha detto”. L’impiegato di sesso maschile finì per essere promosso a dirigente solo poche settimane dopo e ora è responsabile della donna che stava molestando.

Ho lavorato in Apple qualche anno fa e sono stato vittima di bullismo dal mio manager. Quando ho portato la questione alle risorse umane non hanno fatto nulla. Sono andato a parlare con il manager del mio manager e anche con il vicepresidente. Nessuno di loro ha preso provvedimenti. Sono stato invece messo su un piano di revisione delle prestazioni. Quando ho chiesto alle risorse umane di permettermi di condividere la mia storia con l’amministratore delegato, si sono rifiutati di condividere la sua e-mail. Alla fine mi sono licenziato. Ho sofferto di problemi di salute mentale a causa di questo.

Queste sono solo alcune delle tante storie raccolte da AppleToo. Quanto c’è di vero e quanto c’è di falso in queste storie? Al momento non lo sappiamo, ma un gruppo di azionisti vuole fare chiarezza.

Apple pubblicizza l’equità e la difesa dei diritti dei dipendenti. Questo porta a un certo “percepito” per il brand Apple e se questo percepito è stato costruito su falsità, potrebbe essere compromesso in futuro e diventare un problema per l’investimento in azioni.

Per questo motivo, come riporta MarketWatch, il SOC Investiment Group, il Service Employees International Union e il Trillium Asset Management, che sommati detengono oltre 23 milioni di azioni della società, presenteranno una proposta alla prossima assemblea degli azionisti che dovrebbe avvenire il prossimo mese.

Se la proposta sarà approvata si andrà a un’indagine abbastanza approfondita per comprendere se Apple sta provando a nascondere i casi di abuso. La società ha spesso usato le clausole della NDA firmata dai dipendenti per zittire le conversazioni con i media, inoltre la società ha fatto chiudere dei gruppi dissidenti su Slack, come quello che mirava a comprendere se ci fossero differenze di stipendio tra uomini e donne, e ha licenziato Janneke Parrish che è tra i leader del movimento AppleToo.

È anche vero che Deirdre O’Brien, che dovrebbe occuparsi del benessere dei dipendenti essendo vice presidente delle persone di Apple, è anche vice presidente degli Apple Store e del negozio online di Apple. Una carica quest’ultima che lascia intendere come i tanti impegni potrebbero portare a trascurare la riduzione degli abusi.

Non resta che attendere la prossima assemblea degli azionisti e vedere se la proposta sarà presentata e, soprattutto, se passerà il voto.

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