MonAI

Tracciare le proprie spese e gestire le finanze personali può essere un’ardua impresa, spesso complicata da fattori come mancanza di tempo e disorganizzazione.

Anche io ho provato diverse app per tracciare come il budget mensile fosse speso nel tempo, ma molte volte mi sono scontrato con la noia. Andare a riportare a mano ogni singola spesa può diventare un vero lavoro e dopo un po’ si smette.

MonAI, però, si propone come una soluzione innovativa, sfruttando l’intelligenza artificiale per semplificare il monitoraggio delle spese quotidiane e la pianificazione del budget personale.

Che cos’è l’app MonAI

MonAI è un’app che sfrutta l’intelligenza artificiale per semplificare la gestione delle finanze personali e il tracciamento delle spese quotidiane.

Progettata per offrire un’esperienza utente intuitiva, MonAI mira a rendere più agevole il monitoraggio del budget e la pianificazione finanziaria.

Le voci di spesa si possono inserire semplicemente con la voce, dando la possibilità all’app non solo di tracciarle, ma di categorizzarle in automatico in base alle categorie create da noi.

Le funzioni principali

L’app offre una serie di funzionalità chiave per aiutare gli utenti a tenere sotto controllo le proprie finanze:

  • Inserimento automatico delle spese: L’app consente di inserire le voci di spesa in modo rapido e semplice, riducendo gli sforzi manuali.
  • Caricamento da Apple Pay: Se usate Apple Pay per pagare gli acquisti potreste configurare un Comando Rapido per tracciare in automatico tutti gli acquisti nell’app.
  • Categorizzazione intelligente: Grazie all’intelligenza artificiale, MonAI categorizza automaticamente le spese, semplificando l’organizzazione e l’analisi dei dati finanziari.

Dove scaricare MonAI

MonAI è disponibile per il download gratuito su nell’App Store. L’app pesa 18,7 MB e richiede un abbonamento da 1,99 € al mese o 17,99 € l’anno.

Se avete l’abbonamento a Setapp è disponibile nel vostro abbonamento.

È una questione di esperienza utente

L’inserimento manuale è noioso

Inserire manualmente le voci di spesa è un processo noioso e soggetto a errori. Spesso, gli utenti si trovano a dover trascrivere informazioni da scontrini e ricevute, con il rischio di commettere errori di battitura o dimenticare alcune voci.

Questo può portare a una gestione imprecisa delle finanze personali e a una mancanza di controllo sulle proprie spese.

L’interfaccia grafica semplice di MonAI

MonAI affronta questa sfida offrendo un’interfaccia grafica intuitiva e semplice da utilizzare. L’app consente di inserire le spese in modo rapido e senza sforzo, usando solo la voce o il comando rapido per le spese effettuate da Apple Pay.

Grazie all’intelligenza artificiale, MonAI legge e categorizza automaticamente le informazioni, riducendo al minimo l’inserimento manuale.

Questa esperienza utente semplificata rende il processo di tracciamento delle spese molto più agevole e meno soggetto a errori. Gli utenti possono concentrarsi sulla gestione delle proprie finanze senza essere appesantiti da compiti ripetitivi e noiosi.

Gli obiettivi dell’app

L’obiettivo principale di MonAI è rendere la gestione delle finanze personali un’esperienza piacevole e senza stress. Attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e il machine learning, l’app mira a semplificare il processo di tracciamento delle spese, rendendolo più accurato e meno dispendioso in termini di tempo.

Inoltre, MonAI si propone di educare gli utenti a una gestione più consapevole delle proprie finanze. Fornendo una visione chiara e dettagliata delle spese, l’app incoraggia a prendere decisioni informate e a sviluppare abitudini finanziarie più sane.

L’Open Banking fatica a decollare

La nascita dell’open banking in Europa

L’open banking è diventato realtà in Europa solo nel 2021, introdotto dalla PSD 2 (Payment Services Directive 2), la seconda direttiva europea sui servizi di pagamento promulgata nell’ottobre 2015.

Le novità sono diventate operative solo dopo il 31 dicembre 2020, a seguito della proroga concessa dalla European Banking Authority agli operatori per adeguarsi ai requisiti.

La PSD 2 ha reso obbligatorio per le banche condividere, tramite API sicure, alcune informazioni sui conti e sui pagamenti dei propri clienti con terze parti autorizzate, naturalmente previo consenso dei clienti stessi.

Questo rappresenta un’apertura senza precedenti nel settore bancario, consentendo la condivisione dei dati dei clienti tra banche e società fintech.

Le banche non vogliono che le concorrenti raggiungano i dati

Nonostante l’obbligo normativo, molte banche tradizionali sono state riluttanti ad adottare l’open banking. Ciò deriva dalla preoccupazione di perdere il controllo sui dati dei clienti, consentendo a potenziali concorrenti, come le società fintech, di accedervi.

Le banche temono che la condivisione dei dati possa indebolire la loro posizione dominante nel mercato dei servizi finanziari. Inoltre, sussistono timori legati alla sicurezza informatica e alla gestione dei consensi dei clienti per l’accesso ai dati bancari.

La mancanza di un’app universale per tracciare le proprie finanze

Uno dei principali ostacoli alla piena adozione dell’open banking è l’assenza di un’app universale in grado di aggregare e gestire tutti i conti bancari e le finanze personali in un’unica dashboard. Questa mancanza impedisce ai clienti di sfruttare appieno i vantaggi dell’interoperabilità offerta dall’open banking.

Mentre le banche sono obbligate ad aprire le loro API, non esiste ancora una soluzione completa che consenta ai clienti di gestire facilmente le proprie finanze in modo centralizzato.

Questo rappresenta un’opportunità per le società fintech e le startup innovative di colmare questo vuoto, sviluppando applicazioni in grado di sfruttare i dati resi disponibili dalle banche attraverso l’open banking.

Questo per dire che i sistemi per automatizzare le proprie spese in un’app di gestione delle finanze personali esiste, ma la diffusione di questi sistemi non è al livello qualitativo in cui dovrebbe essere.

È probabile che l’uso dell’intelligenza artificiale dia un lancio a questo percorso.

Perché MonAI si contraddistingue dalle altre

MonAI si distingue dalle altre app grazie alla sua capacità di sfruttare l’intelligenza artificiale per semplificare il processo di tracciamento delle spese. Invece di richiedere l’inserimento manuale delle voci, MonAI consente di caricare i dati con la voce.

C’è da dire che attualmente ci sono delle limitazioni che si spera siano superate in futuro. Per esempio non esiste un’app per Apple Watch, che consentirebbe di inserire le spese velocemente dal polso, magari con una complicazione.

Non esiste neanche la possibilità di allegare scontrini o altre voci, che potrebbero aiutare a tracciare la parte documentale.

Esiste, però, un widget per iPhone che potrebbe aiutare gli utenti all’inserimento rapido.

In conclusione

L’app MonAI offre un approccio innovativo per semplificare la gestione delle finanze personali. Sfruttando l’intelligenza artificiale, consente agli utenti di tracciare le spese in modo efficiente e intuitivo. 

L’esperienza utente è progettata per rendere il processo di monitoraggio del budget accessibile e senza stress.

Sebbene l’open banking stenti a decollare, MonAI dimostra come le tecnologie avanzate possano colmare il divario, offrendo una soluzione pratica per la gestione delle finanze personali.

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