Negli ultimi giorni si è parlato molto di Foxconn e le altre società cinesi fornitrici di Apple. Secondo alcuni giornalisti del New York Times, che hanno ascoltato alcune fonti interne, Apple ha chiuso un occhio in passato per permettere alla manodopera a basso costo di costruire i suoi prodotti.
Per la società, invece, il suo impegno non ha eguali nel settore in cui opera agendo con un programma molto rigido, ispezioni, sanzioni e così via. Secondo voi dove pende l’ago della ragione? Apple fa abbastanza o lascia campo libero alle fabbriche cinesi di trattare i dipendenti come vogliono? Ecco un sondaggio.
Ciao Kiro, ti consiglio di togliere “poco” dalla domanda.
Messa giù così, se rispondo “Si, assolutamente” vuol dire che Apple non controlla, ma questa risposta c’è già al punto 3).
Non so se mi sono spiegato.
🙂
Si hai ragione 😉
Mi sbaglierò, ma, in qusta foto, le operaie più carine le hanno messe davanti 🙂
Secondo me non è possibile rispondere a una domanda del genere…
Non siamo all’interno dell’azienda, almeno non io e credo anche la maggior parte dei lettori di questo sito.
Mi piacerebbe conoscere le fonti di chi risponderà segnando una delle prime tre opzioni.
per controllare, controllerà anche. ma più di tanto non potrà fare. se dovesse chiedere condizioni di lavoro migliori per i lavoratori, la foxconn ci scommetto quello che volete che gli risponderebbe: “ok, ma ci paghi di piú” per produrre gli iCosi.
e non é neanche detto che poi le condizioni di lavoro le migliorino per davvero, una volta ottenuto contratti a piú zeri… quindi mi sa che sono costretti a scendere a compromessi.
e finché ci sono migliaia di persone che fanno la fila per farsi assumere, ci sarà poco da fare. le condizioni di lavoro le detta la foxconn, e detta le più vantaggiose (svantaggiose per gli operai dunque) possibili ovviamente.