
Sono stati necessari esattamente 24 mesi per creare un valore di 1 bilione di dollari. Quello che gli americani chiamano trillion1Non bisogna fare confusione tra trilione e bilione. Molti traducono trillion con trilioni, ma in realtà 1 trilione sono 1 miliardo di miliardi. Invece 1 bilione sono 1000 miliardi . Ben 1000 miliardi di dollari generati da Apple in appena 2 anni.
Era il 2 agosto del 2018 quando la società raggiunse il valore di 1 bilione di dollari, e attualmente la società ne vale il doppio, quindi 2000 miliardi di dollari. È questo il valore che la Borsa americana le attribuisce in base ai recenti scambi di azioni. Attualmente al valore di 467,12 $ ciascuna.
Si tratta di un valore enorme se consideriamo che il PIL italiano è a quota 1787,7 miliardi di €, contro il valore di 1690 miliardi di € raggiunti da Apple se convertiamo i dollari nella nostra moneta corrente.
Stiamo parlando ovviamente di due valori differenti. Il PIL è generato dalla produzione di un paese, mentre la capitalizzazione di Apple è generata dalla somma del valore delle azioni in Borsa. Il valore della produzione di Apple nel 2019 è stato di 260,17 miliardi di $. Non pochi considerando che l’azienda più grande d’Italia in termini di fatturato, l’ENI, ha generato 82,95 mld $.
Dietro il successo del valore delle azioni di Apple, impensabile fino ad un decennio fa, ci sono i forti acquisti della Berkshire Hathaway che ora possiede 113 mld $ in azioni, il piano di riacquisto azioni di Apple quasi a quota 100 mld $ e l’imminente split delle azioni.
Quest’ultimo trasformerà 1 azione in 4 azioni, facendo calare il valore di ciascuna a 117 $ circa, il che le renderà ancora più appetibili per i fondi di investimento. Lo split avrà luogo il 31 agosto.
Ma la vera domanda è: Apple crescerà oltre i 2 bilioni di dollari? Ci sarà mai un limite a questa crescita?
Riferimenti:
- 1Non bisogna fare confusione tra trilione e bilione. Molti traducono trillion con trilioni, ma in realtà 1 trilione sono 1 miliardo di miliardi. Invece 1 bilione sono 1000 miliardi
Risposta: si, un limite c’è.