
Sono almeno 20 anni che sento parlare di abbandono delle fonti fossili a favore delle rinnovabili. La verità è che va bene tutto, anche l’importanza dell’impatto ambientale e l’uso di fonti non rinnovabili come il petrolio, ma il fatto è che fino a quando il petrolio costerà meno dell’energia pulita, si continuerà a estrarlo. Un fenomeno forse alla fine considerando l’attuale prezzo della benzina.
Se il petrolio diventerà molto più scarso e il prezzo aumenterà, sarà molto più conveniente investire nell’energia pulita. Questa una volta diffusa e in abbondanza potrà paradossalmente calare di prezzo. Quindi a ogni crisi la sua opportunità.
Perché il prezzo della benzina sta salendo?
La guerra in Ucraina gioca sicuramente un fattore determinante, perché le sanzioni verso la Russia ne bloccano l’acquisto del petrolio. La Russia è il terzo produttore mondiale di petrolio con 11,3 milioni di barili estratti ogni giorno. Ogni barile equivalgono a 159 litri di petrolio. Una volta lavorato un barile di petrolio si ottengono 73,3 litri di benzina. Il resto è diesel, benzina per aerei, olio motore e altri componenti usati da varie industrie.

Quindi capite che nel panorama globalizzato mondiale, più barili di petrolio si estraggono e più l’offerta aumenta. Se questa supera la domanda, il prezzo scende. Il meccanismo di domanda e offerta in un mercato è insegnato in tutte le scuole superiori. Per rinfrescarvi la mente ci sono vari video su YouTube, come questo.
Ora, bannare le importazioni di barili di petrolio dalla Russia, sostanzialmente per non finanziare l’invasione in Ucraina, riduce l’offerta di barili nel mercato accessibile da Europa e Stati Uniti, portando la domanda a essere più alta. Quindi i prezzi aumentano.
Questo spiega sostanzialmente perché il prezzo della benzina sta aumentando molto nelle ultime settimane. Anche se, piccola nota a margine, bisogna dire che il settore ci sta anche marciando molto e approfittando della situazione. In altre parole i prezzi di benzina e diesel inglobano anche un sovrapprezzo che i distributori stanno applicando per fare più soldi.
Lasciando da parte il discorso delle accise, che formano il 48% del prezzo alle pompe e che ogni Governo promette di ridurre ma nessuno lo fa, vediamo come sapere dove si trova la pompa di benzina meno cara della zona. Per scoprirlo ci servono le app. Ecco alcune app che potremmo utilizzare.
Prezzi Benzina – GPL e Metano

Questa è una delle app storiche più diffuse. Prezzi Benzina funziona negli iPhone, iPad e anche Apple Watch. Consente di sapere quali sono i distributori più vicini e avere tutte le informazioni in merito al tipo di carburante fornito e se accettano pagamenti elettronici.
L’app riporta dei prezzi aggiornati, ma se ci si reca al distributore e si scopre che il prezzo è cambiato, si può condividere il prezzo trovato in modo da aggiornare gli altri utenti del prezzo più recente.
Prezzi Benzina integra anche il database di una vecchia app per iPhone: Pompe Bianche. Si tratta delle pompe di benzina non marchiate con nomi di distributori famosi, come Tamoil o Eni Gas Station. Di solito i prezzi presso queste pompe sono più bassi.
L’app pesa 229,4 MB e si scarica gratuitamente dall’App Store. Si supporta con la pubblicità. Pagando 1,99 € si può eliminarla.
Benzina

Quest’app, chiamata generalmente Benzina, è un comparatore di prezzi attivo in Francia, Spagna, Italia e Marocco. All’interno contiene i prezzi dei vari distributori e sono relativi a benzina, benzina speciale, gasolio, gasolio speciale, GPL e metano.
Conta 3 milioni di download. Anche quest’app integra un sistema per aggiornare i prezzi manualmente, offrendo la possibilità alla community di conoscere il prezzo più recente.
L’app funziona negli iPhone e iPad. Pesa 62,4 MB e si scarica gratuitamente nell’App Store. Anche questa si supporta con la pubblicità e richiede 4,99 € per essere eliminata.
Gaspal – Prezzi Benzina

Con il tuo “Trouva le stazioni presenti sul tuo percorso”, tipico di un traduttore in italiano di bassa qualità, Gaspal ha come obiettivo segnalare le pompe di benzina più economiche della zona.
Integra anche le mappe, in questo modo possiamo raggiungere la pompa. Utile per sapere qual è il distributore con il prezzo più basso lungo un percorso che dobbiamo percorrere in auto o moto. All’interno anche uno strumento di budget per capire quanto spendiamo in carburanti.
Gaspal pesa 47,3 MB e si scarica gratuitamente dall’App Store. Per togliere la pubblicità si pagano 2,99 €.
Fuelio – prezzi benzina

Quest’app è stata realizzata da Sygic, la stessa dell’omonimo navigatore satellitare. Oltre a offrire i prezzi della benzina, consente di tracciare i vari rifornimenti che si effettuano durante i viaggi, con tanto di calcolo di costo al litro e al chilometro.
In pratica Fuelio è ideale per chi viaggia per lavoro e vuole sapere quanto ha speso in carburante durante un viaggio, oppure per le persone che vogliono gestire questa fonte di costo per manutenere un bilancio mensile delle proprie finanze.
Fuelio pesa 29,4 MB e si scarica gratuitamente dall’App Store. È compatibile solo con gli iPhone.
OpenMetano

L’app OpenMetano è dedicata esclusivamente alle pompe che offrono la carica delle bombole di metano per auto. Questi, vi ricordo, si vende a KG. In media 1 KG di metano per auto sono pari a circa 1,7 litri di benzina.
Chi ha un’auto a metano sa che il prezzo di questo combustibile, considerato non inquinante, è cresciuto moltissimo negli ultimi mesi. Nell’app OpenMetano ci sono informazioni su oltre 900 distributori nel territorio italiano.
Permette di capire qual è il distributore più vicino, leggere gli orari, vedere i prezzi e così via.
L’app è compatibile per iPhone e iPad e pesa 30,4 MB. Si scarica gratuitamente nell’App Store.