
Ieri, durante l’evento Peek Performance, Apple ha presentato i nuovi computer Mac Studio con i nuovi SoC M1 Ultra. Questi ultimi nascono dall’unione di due processori M1 Max. Durante la presentazione del prodotto, la società ha dichiarato che questi computer sono veloci dell’80% in più rispetto a un Mac Pro configurato alla massima potenza. Per sapere se è vero bisogna valutare i test di benchmark M1 Ultra.
Di base sappiamo che il nuovo Apple Silicon M1 Ultra integra 114 miliardi di transistor distribuiti in 20 core di CPU, 64 core di GPU e 32 core di Neural Engine. Per capire quanta potenza è, basti pensare che solo quest’ultimo componente genera 22.000 miliardi di operazioni al secondo.
Il chip M1 Ultra genera in pratica 21 teraflop di potenza. Un flop (floating point operations per second) è un’unità di misura per comprendere le performance di un computer. Un teraflop sono 10.000 miliardi di flop. Il super computer IBM Watson arriva a 80 teraflop.
Il super computer IBM Watson
La prima volta che fu superata la soglia di 1 teraflop era il 1992. Intel e Sandia Lab costruirono un super computer chiamato ASCI Red (Accelerated Strategic Computing Initiative) formato da 7.264 processori Pentium Pro da 200 MHz.
Quella della costruzione dei super computer è sempre stata una sfida umana: costruire un dispositivo in grado di diventare senziente ed elaborare una massa immensa di informazioni. Un caso importante è il Depp Blue che nel 1996 riuscì a battere il campione di scacchi Garry Kasparov.

Il Watson di IBM, chiamato così in onore del presidente di IBM Thomas J. Watson, fu inaugurato agli inizi degli anni ’10 del nuovo millennio. Attualmente questo super computer da 80 teraflop è utilizzato in vari ambiti per integrare l’intelligenza artificiale in progetti vari. In pratica si può affittare la sua capacità di calcolo.
Quindi bastano 4 processori M1 Ultra per arrivare alla potenza di un super computer IBM Watson.
Attualmente l’Italia lavora al super computer Leonardo che dovrebbe arrivare quest’anno. Quando sarà ultimato riuscirà a raggiungere la potenza di calcolo di 270 petaflop. Ogni petaflop corrispondono a 1.000 teraflop. Diventando uno dei primi 5 super computer a livello mondiale.
I benchmark dei SoC M1 Ultra
Secondo le informazioni ufficiali fornite da Apple, i nuovi M1 Ultra sono 3,8 volte più veloce nel calcolo rispetto a un Mac Pro munito di processore Intel Xeon W 16?core a 3,2GHz, 192 GB di RAM e grafica AMD Radeon Pro W5700X con 16 GB di memoria GDDR 6. Per la GPU invece sono 4,5 volte più veloci. Ma cosa c’è di vero?

Per rispondere a questa domanda bisogna valutare i risultati del test di benchmark. Fortunatamente su Geekbench è apparso il primo risultato di test effettuato l’8 marzo.
Nella scheda si legge che è stato usato un chip Apple M1 Ultra con 20 core e frequenza base di 3,22 GHz. Inoltre questi ha 128 GB di memoria unificata. Il risultato del test ha visto:
- In single core: 1.793 punti
- In multi-core: 24.055 punti
Per fare un confronto prendiamo il risultato ottenuto dal Mac Pro del 2019 con il processore Intel Xeon W da 16 core, proprio quello usato da Apple nel suo confronto. In questa pagina leggiamo che:
- In single core: 1.161 punti
- In multi-core: 16.014 punti
In base a questo test vediamo che il nuovo Mac Studio è veloce 1,5 volte rispetto al Mac Pro.
Dal punto di vista di risultato computazionale grafico, abbiamo 77.164 punti nel Mac Studio e 30.456 punti nel Mac Pro. Quindi nella velocità grafica è 2,5 volte più veloce il Mac Studio.
Apple mente o dice la verità sui Mac Studio nei confronti dei Mac Pro?
La potenza più elevata con i Mac Pro attuali si ottengono integrando i processori Intel Xeon W con 28 core. Tanto per rendervi l’idea al momento questa configurazione, raggiungendo pari memoria da 128 GB, costa 15.454 €. Per avere un Mac Studio con M1 Ultra e 128 GB di memoria unificata ne bastano 4.649 €.
Con il primo si ottengono questi risultati con Geekbench:
- In single core: 1.152 punti
- In multi-core: 19.951 punti
Quindi facendo le proporzioni, vediamo che i nuovi Mac Studio sono veloci del 20,6% in più rispetto ai Mac Pro top di gamma e non dell’80%.
Il risultato potrebbe differire da quello di Apple per via dello strumento utilizzato per il test. Apple ha usato in lavoratorio Houdini FX 19.0.524, mentre qui stiamo parlando di Geekbench.
La morale della favola è che con poco meno di 5.000 € si ottiene un computer più veloce di un computer da 15.500 €. Il che di per se è già un ottimo risultato.