Tasto Edit di Twitter
Il tasto Edit che apparirà in Twitter

Scrivere un testo, pubblicarlo in un social network e modificarlo se dovesse servire. Sembra un’operazione basilare. Una di quelle sotto la colonna “must have” di qualsiasi backlog, ma in realtà per Twitter non è così. A quanto pare il tasto edit di Twitter è un vero e proprio caso mediatico.

Ci sono alcune assunzioni di questo servizio di micro blogging, come viene chiamato, che negli anni sono cadute. Nonostante sembravano leggi scritte sulla pietra. Facciamo alcuni esempi:

  • Fino al 2007 su Twitter si parlava in terza persona. Lo ricordo ancora visto che mi sono iscritto pochi mesi dall’apertura del servizio. Anzi, come si direbbe in questo caso “Kiro sta ricordando quando su Twitter si scriveva in terza persona”.
  • Fino al 2017 il limite dei caratteri era 140. Meno di un SMS che era di 160. Poi raddoppiò a 280 caratteri.

Il tabù del tasto edit di Twitter

Sembra quasi che su Twitter ci siano delle regole non scritte difficili da scardinare. Quella del limite dei 140 caratteri sembrava insormontabile. Alla base c’era l’invito a essere molto sintetici.

Si credeva che aumentando il numero di caratteri ci sarebbe stato il pericolo di leggere testi lunghissimi, invece a quanto pare nessuno ne ha abusato, anzi, avere qualche carattere disponibile in più ha aiutato a esprimere meglio dei concetti in alcune occasioni.

Alcune funzioni incluse in Twitter Blue
Alcune funzioni incluse in Twitter Blue

Stessa cosa sembra colpire il tasto edit. Al momento ciò che si scrive e si pubblica diventa immodificabile. Alla base di questa scelta pare ci sia la volontà di autenticare cosa si scrive e pubblica.

In pratica si vuole evitare di far modificare delle cose in base alle reazioni ricevute al tweet. Quindi l’unica cosa che si può fare è pubblicare e, al massimo, cancellare il tweet. Il problema è che quando si commette un errore di battitura o si integra un link o hashtag sbagliato, non è possibile modificare il testo per aggiustare.

Mi sono trovato spesso a pubblicare tweet con errori di battitura, errori, hashtag errati e altro. Tutti immodificabili. Un vero spreco di tempo.

C’entra Elon Musk?

Secondo la leggenda Twitter si sarebbe convinta a lavorare al tasto edit dopo l’investimento di Elon Musk nella società. L’uomo più ricco del mondo 1Con un patrimonio di 278,1 miliardi di dollari secondo Forbes: https://www.forbes.com/profile/elon-musk/ ha investito circa 3 miliardi di dollari per comprare il 9,2% di Twitter un paio di giorni fa. Operazione che gli ha fornito anche l’accesso al consiglio di amministrazione della società.

Musk, nello stesso giorno dell’acquisto, lanciò un sondaggio su Twitter per chiedere se gli utenti volessero il tasto edit. Il sondaggio ha collezionato il 74% di risposte affermative su un campione di oltre 4 milioni di utenti.

https://twitter.com/elonmusk/status/1511143607385874434

Il primo di aprile nell’account di Twitter apparve un tweet che molti, me compreso, hanno associato a un pesce d’Aprile visto il giorno:

Stiamo lavorando a un tasto edit.

https://twitter.com/twitter/status/1509951255388504066

La cosa sembrava finita lì, invece il giorno dopo del sondaggio di Elon Musk è apparsa una conferma:

Ora che tutti se lo chiedono…

sì, stiamo lavorando su una funzione di modifica dall’anno scorso!

no, non ci è venuta l’idea da un sondaggio 😉

nei prossimi mesi inizieremo i test all’interno di @TwitterBlue Labs per scoprire cosa funziona, cosa no e cosa è possibile.

Il che è plausibile. Non si può integrare il tasto edit da un giorno all’altro, anche se le tempistiche dopo l’acquisizione del pacchetto di azioni da parte di Elon Musk è alquanto sospetto. Anche perchè neanche l’acquisto di tutte quelle azioni avviene in un giorno e sicuramente l’operazione era partita prima.

https://twitter.com/TwitterComms/status/1511456430024364037

Quindi che vi possa essere lo zampino di Elon Musk o che Musk sapesse già qualcosa prima del sondaggio, è plausibile.

Che cos’è Twitter Blue?

La funzione Undo di Twitter Blue
La funzione Undo di Twitter Blue

Nel giugno del 2021 Twitter annunciò l’arrivo di Twitter Blue: una sorta di abbonamento premium a Twitter, in grado di aggiungere delle funzioni, come:

  • Nuove icone dell’app
  • Eliminazione della pubblicità
  • Un riassunto di articoli popolari
  • Le cartelle per i segnalibri
  • Video fino a 10 minuti
  • Annullamento Tweet

Quest’ultima funzione non è l’editing dei tweet. È una sorta di fermo immagine prima della pubblicazione. In pratica Twitter imita una funziona integrata in molti client di posta elettronica. Anzichè inviare un tweet subito, si attiva una sorta di conto alla rovescia di 30 secondi.

In quell’arco temporale è possibile modificare il tweet annullando la pubblicazione ed editando il testo per poi pubblicarlo di nuovo. Quando scade il tempo il tweet diventa immodificabile. Quindi la funzione è utile solo se ci si accorge subito degli errori.

Twitter Blue non è al momento disponibile in Italia. In Australia e Canada, dove è presente in forma sperimentale, costa 3,49 dollari canadesi al mese (circa 2,60 €).

Quando arriverà il tasto edit su Twitter?

https://twitter.com/i/status/1511456466233815041

Al momento non lo sappiamo. La società lo farà testare tra qualche mese nelle funzionalità test per Twitter Blue. Questo lascia qualche perplessità perché potrebbe indicare che l’edit sarà disponibile solo agli abbonati di Twitter Blue.

In realtà non necessariamente questo è vero. È probabile che gli abbonati a Twitter Blue lo vedranno apparire in fase di test come anteprima, in quanto utenti paganti, ma poi la funzionalità sarà disponibile per tutti nell’app di Twitter.

Quello che non sappiamo, e forse neanche la società lo sa, è se l’editing sarà disponibile entro un arco temporale o se sarà possibile modificare il tweet in qualsiasi momento.

Di certo è strano vedere tanto chiacchiericcio per una semplice funzione di editing di Twitter, ma si sa, se questo è generato da un tabù come una legge non scritta, si genera sempre un certo livello di interesse.

Riferimenti:

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