La batteria rimossa da un iPhone
La batteria rimossa da un iPhone

Nella cornice della sostenibilità ambientale, il Parlamento Europeo ha sancito una decisione che potrebbe rivoluzionare l’industria dei dispositivi elettronici. Con un approccio attento alla cosiddetta “economia circolare”, l’UE ha stabilito che le batterie utilizzate in questi dispositivi dovranno essere facilmente sostituibili.

Questa mossa, che coinvolge anche l’iPhone, potrebbe richiedere una significativa revisione del design dei dispositivi.

Un ritorno al passato, sotto certi versi. Prima della nascita del primo iPhone, infatti, tutti i cellulari consentivano di cambiare batteria sollevando la cover posteriore del dispositivo. Questo significa che gli iPhone e altri smartphone dovranno tornare a quella soluzione?

Non proprio. L’UE chiede semplicemente che la batteria sia facilmente sostituibile. Quindi bisogna mettere in campo soluzioni che consentano gli utenti di cambiare la batteria evitando di causare danni al dispositivo. Ma creiamo un po’ di contesto.

Il Voto del Parlamento Europeo

Con 587 voti a favore, nove contrari e 20 astensioni, il Parlamento Europeo ha approvato un accordo per rinnovare le regole dell’UE sulle batterie e sulle batterie da smaltire. Questo nuovo regolamento tiene conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future del settore, coprendo l’intero ciclo di vita della batteria, dalla progettazione alla fine della vita.

Le misure chiave previste dal regolamento includono una dichiarazione e un’etichetta obbligatorie sull’impronta di carbonio per le batterie dei veicoli elettrici, i mezzi di trasporto leggeri (come scooter e bici elettriche) e le batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2 kWh.

Inoltre, è previsto che sia gestito il design di batterie per dispositivi portatili in modo che i consumatori possano facilmente rimuoverle e sostituirle.

Passaporto Digitale per le Batterie

Un passaporto digitale per le batterie sarà obbligatorio per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri, le batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh, e le batterie dei veicoli elettrici. Questo provvedimento dovrebbe consentire un migliore tracciamento del ciclo di vita delle batterie, aumentando così la trasparenza per i consumatori.

Tutti gli operatori economici, con eccezione delle PMI, dovranno adottare una politica di diligenza debita. Questo comporterà l’implementazione di procedure interne per assicurare il rispetto delle normative in materia di ambiente e diritti umani lungo tutta la catena di fornitura.

Gli obiettivi di raccolta dei rifiuti saranno più severi. Per le batterie portatili, l’obiettivo è del 45% entro il 2023, salendo al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030. Per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri, l’obiettivo è del 51% entro il 2028 e del 61% entro il 2031.

Ci saranno anche livelli minimi di materiali recuperati dalle batterie di rifiuto. Per il litio, l’obiettivo è del 50% entro il 2027 e dell’80% entro il 2031. Per il cobalto, il rame, il piombo e il nichel, l’obiettivo è del 90% entro il 2027 e del 95% entro il 2031.

Inoltre, ci sarà un minimo di contenuto riciclato proveniente da rifiuti di produzione e consumo per l’uso nelle nuove batterie.

Otto anni dopo l’entrata in vigore del regolamento, il minimo sarà del 16% per il cobalto, dell’85% per il piombo, del 6% per il litio e del 6% per il nichel. Tredici anni dopo l’entrata in vigore, i minimi saranno del 26% per il cobalto, dell’85% per il piombo, del 12% per il litio e del 15% per il nichel.

Prossime Fasi

Dopo il voto finale in plenaria, il Consiglio dovrà ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e della sua entrata in vigore.

Nel dicembre 2020, la Commissione ha presentato una proposta di regolamento sulle batterie e sui rifiuti di batterie. La proposta mira a rafforzare il funzionamento del mercato interno, promuovendo un’economia circolare e riducendo l’impatto ambientale e sociale in tutte le fasi del ciclo di vita della batteria.

L’iniziativa è strettamente legata al Green Deal Europeo, al Piano d’Azione per l’Economia Circolare e alla Nuova Strategia Industriale.

Il Caso dell’iPhone

Questa decisione dell’Unione Europea avrà un impatto significativo su molti produttori di dispositivi elettronici, e in particolare su Apple. La società, infatti, è nota per la sua scelta di integrare le batterie negli iPhone, rendendo difficile per gli utenti cambiarle autonomamente. Questo è un problema per molte persone, in quanto la sostituzione della batteria può essere costosa, soprattutto se si deve passare attraverso un centro autorizzato.

Allo stesso tempo, molti utenti preferiscono semplicemente acquistare un nuovo dispositivo quando la batteria del vecchio inizia a mostrare segni di usura.

Se questa decisione dell’UE dovesse essere implementata, Apple e altri produttori di dispositivi dovranno rivedere il design dei loro prodotti. Questo potrebbe comportare l’integrazione di un sistema che permetta di rimuovere e reinserire facilmente la batteria.

Sarà sicuramente una sfida significativa in quanto richiederebbe non solo una riingegnerizzazione dell’interno dei dispositivi, ma anche dell’intera catena di assemblaggio.

Un’altra questione che dovrà essere affrontata riguarda la resistenza all’acqua e alla sabbia dei dispositivi. Attualmente, molti smartphone, compresi l’iPhone, sono progettati per resistere a queste condizioni.

Tuttavia, se le batterie dovessero diventare facilmente rimovibili, ciò potrebbe compromettere questa resistenza. Sarà quindi necessario trovare soluzioni che permettano di mantenere queste caratteristiche pur permettendo la sostituzione della batteria.

La via più semplice

In realtà le soluzioni potrebbero essere semplici. La richiesta europea è di consentire agli utenti di cambiare facilmente la batteria e non di rendere la batteria estraibile velocemente dal dispositivo.

Questo significa che non è obbligatorio creare uno sportellino da smontare velocemente come nei vecchi cellulari. Apple potrebbe risolvere mantenendo il design sigillato come adesso, cambiando semplicemente parte del layout per consentire agli utenti di aprire una sezione del dispositivo per estrarre la batteria, anche mediante l’ausilio di un kit dedicato.

Quindi un paio di viti, una ventosa e una batteria facilmente estraibile una volta sollevata una parte del dispositivo, magari anche sul profilo del device.

Sarebbe sicuramente un cambio importante, ma non una perdita di funzionalità o di spazi.

C’è anche una cosa da considerare. Questo processo non dovrà essere applicato solo agli iPhone, ma molto probabilmente anche agli altri dispositivi portatili, come gli iPad e i MacBook.

In conclusione

L’Unione Europea ha deciso di richiedere che le batterie degli smartphone siano facilmente sostituibili entro il 2027. Questa decisione è stata presa nell’ambito del Green Deal europeo, che mira a ridurre l’impatto ambientale dell’Unione Europea. La nuova normativa avrà un impatto significativo sui produttori di smartphone, che dovranno rivedere il design dei loro prodotti per consentire agli utenti di sostituire le batterie in modo facile e rapido.

Lascia un commento

Cosa ne pensi?