ChatGPT Plus
ChatGPT Plus

Si è vociferato per un po’ di settimane l’arrivo di una versione di ChatGPT Plus. Il noto servizio di chat con intelligenza artificiale aveva lanciato un form di raccolta informazioni, per comprendere l’interesse per un piano in abbonamento.

Ho partecipato anche io a quel form e alla richiesta di indicare un abbonamento per chatGPT mi ero mantenuto molto basso: 5 € al mese. Invece ChatGTP Plus, come è stato chiamato, costa 20 $ al mese. Più alto della mia proposta, ma più basso rispetto alle indiscrezioni di qualche giorno fa.

Come riportò TheVerge, per esempio, l’abbonamento Pro sarebbe costato 42 $ al mese. Una cifra che probabilmente avrebbe tagliato fuori un bel po’ di persone. Un taglio che forse tornerà in futuro ma per le aziende.

Ma intanto a cosa serve ChatGTP Plus?

I vantaggi di chatGTP Plus

Come tutti gli amanti dei videogiochi sanno, per creare una sfida bisogna piazzare un collo di bottiglia da qualche parte. Per monetizzare bisogna proporre una soluzione facile a quel collo di bottiglia.

Per esempio nei giochi dove bisogna combattere si propone un’arma potentissima, ma a pagamento, in grado di aiutare il giocatore a vincere facilmente e senza penare troppo.

Ecco, nel caso di chatGTP quel collo di bottiglia è l’enorme traffico di dati che spesso manda in palla il sistema. Chi usa chatGTP per lavorare o per scrivere testi lunghi sa quanto sia frustante attendere le congestioni del servizio.

Gli abbonati a chatGTP Plus avranno server dedicati e quindi nessun ingorgo. Inoltre le risposte saranno molto più veloci. È incluso anche un sistema di priorità di accesso alle nuove funzionalità.

La versione gratuita, ha assicurato l’azienda, continuerà a esistere, ma si beccheranno le congestioni.

L’esperimento di prodotto su chatGTP Plus

Il primo elemento da sottolineare è che al momento la società sta conducendo una sorta di discovery del servizio. Per chi segue la mia rubrica sul product management, possiamo dire che sta valutando il market fit.

In pratica OpenAI sta raccogliendo dati sperimentando la proposta commerciale. Il target al momento è solo il mercato americano e, inoltre, per accedere a chatGTP Plus bisogna iscriversi a una lista di attesa e attendere di essere abilitati.

Quindi l’obiettivo è effettuare un’analisi demografica degli utenti e vedere chi è disposto a pagare i 20 $ al mese per il più tempo possibile. Una volta ottenuto un profilo degli utenti e compreso se l’abbonamento da 20 $ è appetibile, estenderanno l’offerta al resto del mondo aggiustando il tiro per trarne il profitto più alto.

Un altro passo sarà applicare un modello di business alle API. Al momento queste sono gratuite, ma in futuro le aziende o i privati che vorranno integrare chatGTP nei loro sistemi dovranno pagare.

OpenAI ha anche un sistema per scovare i testi scritti da chatGTP

OpenAI ha fatto un grande passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale con un classificatore di testi AI in grado di rilevare testi scritti da chatGTP. Può essere utilizzato per identificare le fake news e per rilevare il plagio.

L’AI Text Classifier esamina il testo che gli viene fornito, alla ricerca di alcuni schemi associati alle chatGTP. Assegna quindi un punteggio al testo, indicando la probabilità che sia stato scritto da un AI. Questo punteggio aiuta OpenAI a identificare e filtrare con precisione i testi scritti dai chatGTP.

Per usarlo, dopo esservi collegati nel sito dello strumento, bisogna incollare nell’apposito riquadro di testo almeno 1.000 caratteri, pari a circa 250 parole. Questi lo analizzerà per indicare tre tipi di responsi: scritto da un umano, scritto da una AI oppure non chiaro se è un umano o un’AI.

OpenAI sta lavorando anche all’app mobile di chatGTP

OpenAI ha iniziato a investire anche nello sviluppo di un’applicazione mobile per chatGTP. L’app ha lo scopo di fornire agli utenti un accesso semplice al servizio, per aumentare le interazioni. Una tendenza che creerà non pochi problemi a Google.

L’app sarà una piattaforma che consente agli utenti di interagire con chatGTP in tempo reale, permettendo loro di porre domande, ricevere consigli e fornire feedback. L’agente AI sarà in grado di elaborare le informazioni e rispondere alle richieste degli utenti velocemente.

L’applicazione sarà progettata per essere facile da usare e intuitiva, consentendo agli utenti di navigare e utilizzare facilmente il servizio. L’app potrebbe avere inoltre una serie di funzioni, come il riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale, per consentire una conversazione più naturale con l’AI.

In conclusione

OpenAI sta conducendo un esperimento su ChatGTP Plus per capire se l’abbonamento da 20 dollari al mese è appetibile per gli utenti. Una volta ottenuto un profilo degli utenti e compreso se l’abbonamento è appetibile, estenderà l’offerta al resto del mondo.

L’obiettivo di OpenAI è quello di monetizzare il suo servizio di chat con intelligenza artificiale e offrire ai clienti un’esperienza più fluida e priva di ingorghi. Tuttavia, il costo di 20 dollari al mese potrebbe non essere accessibile a tutti gli utenti e questo potrebbe limitare la crescita di ChatGTP Plus.

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