C’è un po’ di trambusto in Borsa per il titolo di Apple. Questi, dopo aver superato una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari, sta affrontando un periodo di incertezza. Nelle ultime settimane il titolo ha perso oltre il 12% del suo valore, bruciando 60 miliardi di dollari.
Alla base di questa sfiducia ci sono due fattori. Il primo è la decisione di non fornire i dati di vendita dell’iPhone, il prodotto che sorregge gran parte del fatturato dell’azienda. Si teme che la società insabbi una tendenza in negativa riguardante il numero di unità di smartphone spedititi.
L’altro elemento è un report da parte di alcuni analisti, tra cui Ming Chi Kuo, che vedono un taglio delle stime di vendita degli iPhone XR. Lo smartphone è ottimo, ma il suo prezzo non convincerebbe molti. In un’epoca dove i telefoni cinesi di Huawei offrono un hardware simile a prezzi dimezzati.
Ci sarebbe anche un terzo elemento che starebbe portando scarsa fiducia: la strategia di diffamazione di Qualcomm. Tra Apple e l’azienda dei chip è ormai guerra aperta. Il futuro di Qualcomm non passa solo da Apple. Le accuse di applicare condizioni fuori mercato potrebbe portare anche la fine di altri accordi commerciali.
E cosa fa un’animale ferito quando viene minacciato? Si difende. Secondo il New Work Times Qualcomm starebbe applicando le strategie del Russiagate per usare i social network e diffamare Apple. Una strategia che vede pubblicare false notizie su Apple per annebbiare il suo brand.
Non sappiamo quali informazioni stia manipolando per danneggiare Apple. Forse le notizie sulla presenza di un chip cinese negli nei prodotti, in grado di rubare le informazioni degli utenti, provengono proprio dall’azienda pagata da Qualcomm per far circolare le fake news.
Patetico, il comportamento di Qualcomm….