Huawei P30 Pro

Forse in queste ore siete stati colpiti da una delle notizie più rilevanti degli ultimi anni nel settore della telefonia. Da un giorno all’altro gli Stati Uniti hanno sganciato una bomba commerciale su Huawei: il noto brand di telefonia che di recente era diventato il secondo produttore di smartphone al mondo.

Le avvisaglie erano iniziate già da un po’. Quando gli Stati Uniti avevano arrestato Meng Wanzhou, CFO di Huawei e figlia del fondatore, per traffico di smartphone con l’Iran. Successivamente a questa accusa fu associata anche l’accusa di frode fiscale. Sta di fatto che Meng Wanzhou è tutt’ora in custodia in carcere.

Oggi arriva un colpo molto duro al noto brand cinese. Il governo Trump ha ordinato a Google di sottrarre l’accesso ad Android. Questo significa che Huawei non potrà usare più il sistema operativo. Può usare solo la versione open source sviluppando in proprio una versione di Android. Al momento, però, i clienti hanno tra le mani uno smartphone non aggiornabile. Sono alla mercé dei bug di sicurezza.

La società ha già fatto sapere che farà il possibile per fornire tutti gli aggiornamenti del caso, ma al momento il futuro è molto incerto. Svilupperà un suo sistema operativo? Quanto tempo impiegherà?

Intanto, se questo non fosse già abbastanza grave di per se, arrivano altre notizie sconfortanti. Oltre al ban da parte di Google con Android, la società ha ricevuto un ban anche da Infineon, Qualcomm e Western Digital. Significa che queste aziende non potranno più venderle chip.

Stiamo parlando di memorie di storage, modem, RAM e altri componenti. Gli ingredienti di base per costruire gli smartphone. A questo punto anche la produzione di nuovi modelli è a rischio, portando ulteriore incertezza. La società dovrà cercare altri partner. Partner in grado di fornire il volume di componenti necessario alla produzione in massa.

Che fine farà la società a questo punto? È destinata a rivedere le stime di crescita?

Se ci stacchiamo per un attimo da questa dinamica, collegata apparentemente al ban dei prodotti americani con l’Iran, vediamo la guerra dei dazi contro la Cina. Gli Stati Uniti continuano a lottare contro il gigante asiatico con dei dazi. Pratica che sta portando all’aumento dei prezzi.

Se la Cina confermerà un collegamento con il ban di Huawei e le politiche commerciali con gli USA, potrebbero rispondere di conseguenza e mettere al bando le aziende americane. Apple potrebbe essere bloccata nel commercio in Cina e non dimentichiamo che le catene di produzione sono proprio in Cina.

Cosa accadrà nel prossimo futuro? Al momento abbiamo solo ipotesi e congetture. Sta di fatto questa decisione porterà a dei grandi cambiamenti.

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