Oggi ci chiamano pionieri, ma arriverà il momento in cui tutte le case integreranno la domotica. Così come oggi integrano la TV e il forno a microonde. I dispositivi che consentono di rendere la casa intelligente oggi costano poco, consentendo di automatizzare molti processi con semplicità. Basta sapere come funziona uno smartphone.
In questo percorso dovremo decidere a chi affidare l’infrastruttura domestica. A Google? Ad Apple? Ad Amazon? Personalmente ho scelto Amazon in quanto ho escluso Google per la scarsa fiducia nella loro gestione dei dati, ed Apple per la scarsa diffusione dei dispositivi compatibili con HomeKit e il loro prezzo superiore alla media di mercato.
In passato vi ho infatti recensito gli Echo che tutt’ora uso in giro per casa. Dispositivi a cui ho affidato lampadine, termostato, TV e molto altro. Gli Echo di Amazon offrono un buon rapporto qualità/prezzo e Alexa, l’assistente digitale, migliora nel tempo.
A tal proposito oggi voglio parlarvi dell’Echo più economico attualmente in commercio: l’Echo Flex. Si tratta di una soluzione per chi vuole testare i sistemi di Amazon senza spendere cifre elevate. Per 19,99 € (in promozione invece di 29,99 €), avrete il vostro assistente casalingo per provare il sistema e passare a qualcosa di più completo.
Ma attenzione, il Flex non è stato concepito come accessorio entry level per testare Alexa. Ha una sua funzione ben specifica. Grande 17 x 67 x 73 mm, pesa 154 grammi. Per usarlo bisogna inserirlo nella presa di corrente.
Il Flex, infatti, è ideale per chi non ha ripiani dove appoggiare gli altri modelli di Echo. Per esempio se in bagno o in cucina avete una presa di corrente senza una mensola o uno mobile vicino, il Flex è ideale perché resta appeso alla presa di corrente. Inoltre ha un elemento che ne aumentano le potenzialità.
Sto parlando della presa USB-A integrata. Questa può essere usata per ricaricare i dispositivi mediante l’apposito cavo. La potenza erogata è di 7,5 watt. Lo stesso ingresso può essere usato per collegare accessori.
Amazon, con la collaborazione di Third Reality, ne ha due in catalogo:
- Sensore di Movimento: una volta collegato può attivare delle routine quando si rileva un movimento in un’area di 6 metri. Per esempio io l’ho usato per accendere la luce in cucina quando vi entro. Il tutto si gestisce dall’app di Alexa per iOS (o Android), nella sezione Routine. Le potenzialità di questo accessorio sono molte. Potrete accendere le luci in casa quando aprite la porta, oppure attivare la chiusura delle persiane quando entrate nella stanza da letto in una determinata fascia oraria.
- Luce Notturna: una luce fino a 20 lumen con 6 LED. Ideale per avere una luce di compagnia di sera nella stanza dei bambini o nel corridoio. Si può accendere e spegnere in orari stabiliti mediante le Routine. Oppure la si può accendere e spegnere manualmente chiedendo ad Alexa di farlo. Un sensore crepuscolare consente anche di accenderla e spegnerla se c’è o meno luce in una stanza.
Entrambi gli accessori sono auto installanti e auto alimentati. Basterà integrarli nel proprio account di Alexa per usarli.
L’Echo Flex integra un microfono e un piccolo speaker. Questo consente di usare Alexa come un come Echo. A differenza dei fratelli maggiori, però, la qualità audio non è elevata. Per avere delle dimensioni contenute ha uno speaker da 0,6”, contro lo speaker da 1,6” presente nell’Echo Dot e quello da 3” presente nell’Echo.
Quindi non usatelo per ascoltare musica in casa. Non ne godrete come meritereste. Volendo si può collegare uno speaker esterno via bluetooth o mediante un cavo AUX. Se averte già uno speaker potrete usare il Flex come assistente. Avrete di fatto un Echo a tutti gli effetti.
L’Echo Flex è ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo Alexa spendendo molto poco. Ha sicuramente le sue pecche, come lo speaker molto piccolo e il fatto che la presa non è orientabile. Anche le dimensioni non sono proprio contenute. Ma di sicuro quest’ultimo aspetto sarà migliorato molto in futuro con le prossime generazioni.
Lo consiglio per chi vuole avere Alexa in stanze non strategiche. Per esempio lo si può usare in cucina, in corridoio o in bagno. Al massimo anche nei pressi del comodino in stanza da letto, per usare la presa USB per caricare l’iPhone. Lasciando al salotto l’onore di ospitare un Echo con uno speaker più generoso, come l’Echo Studio.
È consigliato per chi vuole diffondere la domotica in tutte le stanze spendendo di meno. L’assistente comprende i comandi vocali come gli altri e con gli accessori integrabili può attivare funzioni che l’Echo non si possono avere. Per esempio il sensore di movimento, non presente negli altri Echo, permette di attivare routine al passaggio in determinate aree.
Nel momento in cui vi scrivo l’Echo Flex costa 19,99 €, mentre l’Echo Dot 24,99 € (invece di 59,99 €). È una bella lotta a cui lascio a voi scegliere il vincitore.