
ARM fu fondata nel 1990 a Cambridge. Forse non tutti sanno che è stata fondata anche grazie ad Apple. La società di Cupertino realizzò una joint venture con Acorn Computer e VLSI Technology per aprire un’azienda di sviluppo di chip.
I primi chip ARM furono inseriti nell’Apple Newton, celebre palmare che fu ucciso da Steve Jobs con il suo ritorno nel 1998. In realtà Apple e ARM sono andate sempre a braccetto, visto che le architetture furono prese in licenza per sviluppare i chip degli iPhone e iPad, poi anche delle Apple TV, degli HomePod e a breve anche dei Mac.
Apple si appresta ad abbandonare i chip di Intel entro i prossimi 2 anni per usare i suoi Apple Silicon: processori simili a quelli per iPhone, basati proprio su tecnologia ARM.
Quindi perché Apple non ha comprato l’azienda quando SoftBank l’ha messa in vendita? Ci sarebbe aspettato un’acquisizione abbastanza scontata. In realtà i motivi sono molti. Prima di vederli sappiate che ARM è stata acquistata da NVIDIA.
NVIDIA è una società esperta nei chip. Negli ultimi anni ha avuto una crescita vertiginosa grazie al settore delle GPU, molto amate per le console e le criptovalute. In appena 3 anni il valore delle azioni di NVIDIA sono aumentati di oltre 4 volte, portandola ad una capitalizzazione di 300 miliardi di $.
La vendita di AMR a NVIDIA vale 40 miliardi di dollari. Softbank l’acquistò nel 2016 per 32 miliardi. L’acquisizione prevede 2 miliardi di $ in contati alla firma della cessione, altri 10 miliardi in contanti in seguito, 21,5 miliardi in azioni NVIDIA e 1,5 mld in azioni NVIDIA destinate ai dipendenti di ARM, che sono circa 2.400. In media riceveranno 625.000 $ a testa.
Il passaggio di ARM Holding a NVIDIA consentirà a quest’ultima di affermarsi come azienda leader nei chip. Attualmente ha già superato Intel come capitalizzazione. Quest’ultima vale 210 mld di $ in Borsa. Ma quindi perché Apple non l’ha acquistata?
I motivi sono tanti. Per esempio Apple non compra mai grosse aziende, ma sempre aziende di nicchia che possono consentirle di importare tecnologie chiave. L’acquisizione più grossa avviata da Apple fu quella di Beats per 2 miliardi di $ nel 2014.
La società avrebbe potuto acquistare Tesla nel 2019 per appena 35 miliardi di $ e ritrovarsi oggi con un’azienda da 347 mld. Ma non lo fece proprio perché la società preferisce sviluppare le tecnologie internamente anziché acquistare grosse società.
Non ha comprato ARM perché non vuole grattacapi. Oltre ai dubbi sulla possibile posizione dominante da parte dell’Antitrust, considerando quanto ARM sia importante per il settore dei chip, non dimentichiamo che queste tecnologie sono usate in tantissimi ambiti.
I chip ARM sono usati per esempio nell’internet delle cose, nelle console di videogame, nei Raspberry Pi, nei prodotti di HTC, in quelli di BlackBerry, in quelli Philips e addirittura in quelli Samsung. Le architetture ARM sono usate praticamente in migliaia di prodotti.
Gestire questa complessità sarebbe come gestire un colosso nel colosso, rendendo la complessità estremamente elevata. E poi cosa potrebbe accadere se Apple acquistasse ARM e decidesse di ritirare le licenze agli altri?
Acquistare ARM sarebbe significato perdere il focus sui prodotti e i servizi. Le architetture ARM avranno una grande impennata nel settore IoT per rendere intelligenti gli elettrodomestici, i sensori e addirittura creare smart cities. Tutte cose che ad Apple potrebbero non interessare, finendo con portare a una involuzione anziché una evoluzione.
Inoltre non è detto che la società voglia usare le architetture ARM all’infinito. Magari sta già lavorando per creare architetture proprietarie e usare processori interamente progettati internamente. In questo caso acquistare ARM diverrebbe un ostacolo anziché un’opportunità di crescita.
Quindi per tutti questi e altri motivi ha molto più senso non aver sborsato 40 miliardi di $ per acquistare l’azienda, permetterla di operare in più libertà e prosperare, contando su un rapporto di collaborazione saldo e duraturo.
NVIDIA ha tutti gli interessi per difendere i rapporti commerciali con Apple, considerando che le sue schede grafiche sono usate anche in alcuni Mac.