Di recente mi sono imbattuto in un report realizzato da Setapp, una sorta di Netflix delle app, riguardante le preferenze di utilizzo di software nei Mac.
Il report è stato realizzato con un sondaggio svolto su 462 persone negli Stati Uniti, di cui il 44% maschi e il 56% femmine, con distribuzione del 47% con un’età tra 45 e 60 anni, il 21% più di 60 anni, il 18% tra i 30 e 44 anni e il 14% meno di 30 anni.
Il risultato ha visto una media di 31 app installate nel proprio Mac, di cui 12 utilizzate quotidianamente.
Il 57% ha dichiarato che prima di scaricare un’app si assicura della sicurezza offerta dall’app, mentre il 47% guarda le funzionalità , il 44% l’esperienza utente, il 35% il rispetto della privacy e il 28% il prezzo.
In media ogni persona spende 36 $ l’anno per acquistare software per Mac. Solo il 14% dichiara di aver comprato software con abbonamento. Ma quali sono i fattori che spingono un utente a convincerlo all’acquisto?
Il 50% ha dichiarato di accertarsi che il software fa ciò che promette prima di acquistarlo. Il 44% prende in considerazione il prezzo per capire se rientra nel suo budget, mentre il 38% dice che la versione trial convince all’acquisto dell’app in seguito. Il 24% compra dietro suggerimento di colleghi e il 23% compra se trova un coupon sconto. Il 20% è spinto dalla reputazione dello sviluppatore e il 19% compra se prima ha acquistato altri software della stessa azienda.
Mentre i fattori che spingono a evitare l’acquisto sono: il 42% perché costano troppo, il 38% perché trova un’alternativa gratuita, il 37% perché ha trovato recensioni negative online, il 38% perché non ne farebbe un uso intensivo, il 30% perché in realtà l’app non fa ciò che promette.
Il 63% risponde che il supporto ai processori Apple Silicon sia importante.
Tra gli intervistati il 42% dice di avere un MacBook Pro, il 33% un MacBook Air, il 20% un iMac, il 18% un Mac Pro e il 10% un Mac mini. Trovate il report completo in questo file PDF.