Mr. Corman | foto di Apple
Mr. Corman | foto di Apple

Forse Apple ha creato una nuova categoria di serie TV: le serie TV generazionali. Se con Physical ha raccontato in modo genuino la situazione delle donne nella California degli anni ‘70 e ‘80, in Mr. Corman si scatta una foto recente dei trentenni di oggi.

La serie in 10 episodi racconta la storia di Josh Corman, un insegnante delle scuole elementari che da giovane sognava una carriera nel mondo musicale. La serie è interpretata dall’attore Joseph Gordon-Levitt che ha anche prodotto, scritto e diretto la serie. In pratica Gordon-Levitt l’ha realizzata e confezionata personalmente.

Mr. Corman è un dipinto forse fin troppo realistico della società di oggi. Questo forse è l’aspetto più critico, anche se portante, di tutta la serie.

Siamo abituati a guardare le serie TV come un viaggio lontano dai problemi quotidiani. In quelle poche ore di visione, che spesso avvengono di sera dopo una giornata di lavoro, sentiamo l’esigenza di distrarci, evadere dalla realtà. Vogliamo essere immersi in storie d’amore, viaggi di fantascienza, vicissitudini di famiglie ricchissime, vedere scontri tra divinità inesistenti e cose del genere.

Invece Mr. Corman prende la verità, la impacchetta e utilizza questo prodotto per schiaffeggiarci. Josh Corman è infatti il ritratto dei trentenni di oggi: un uomo che voleva ottenere il successo e la fama con la carriera musicale, ma che poi andando avanti nella vita si ritrova a fare i conti con la realtà. Diventa un insegnante per ripiego.

Anche se ama il proprio lavoro, Josh vive tutta la situazione con estrema tristezza perché si sente un fallito. La storia d’amore finita con la bella Megan (l’attrice Juno Temple che avevamo incontrato in Ted Lasso) racconta la difficoltà nel costruire e mantenere un rapporto di coppia.

Josh si ritrova a vivere con il suo amico Victor (l’attore Arturo Castro): un ragazzo divorziato che fa consegne per un’azienda di spedizioni. Sua madre Ruth (l’attrice Debra Winger) è anch’essa divorziata e il padre di Josh è un fallito che va avanti tra lavori precari e truffe.

Josh si ritrova così a tentare di non annegare nella sua vita mediocre, portandosi dietro i drammi familiari accumulati nell’età puerile, fino ad arrivare a crisi di ansia. Molto importanti durante la serie sono la visione costante di una cometa pronta a colpire la Terra e la nebbia generata dalla visione di un barbone per strada.

L’uomo è in pratica rincorso dal timore di diventare un senza tetto e di essere sopraffatto dalla vita. Arranca per non annegare tentando di fare del proprio meglio e non godendo mai delle piccole gioie quotidiane. Di sottofondo l’idea di scrivere un nuovo brano che puntata dopo puntata prenderà sempre più corpo, fino ad arrivare alla sua conclusione nell’episodio finale quando Josh riesce a registrarlo. Se volete ascoltarlo è su Apple Music. Tra l’altro anche il brano è di Joseph Gordon-Levitt.

Mr. Corman è tutto sommato un bel telefilm. Diretto bene, con una buona fotografia. Il suo unico difetto è raccontare la verità di una generazione forse nata in una fase storica sfortunata. Un racconto molto americano. Nonostante Josh abbia un lavoro, abbia la libertà, qualche amico, sogni e opportunità, non riesce mai a essere felice.

È sopraffatto dall’ansia del tempo che passa e dagli obiettivi mai raggiunti. Ha difficoltà nel godersi i piccoli momenti della vita perché vive in una società che spinge tutti a diventare persone di successo, famosi sui social, dimostrare costantemente il proprio talento e non fallire mai. Questo imprigiona l’uomo in un loop di ansie e frustrazioni e come una ruota di criceto lo spingono a correre, ma in realtà in nessuna direzione.

Questo perché Josh non riesce sostanzialmente a reagire. Diventa spettatore critico e cinico della propria esistenza. Non comprende che la porta per uscirne è semplicemente godersela un po’ di più e dare meno peso al giudizio degli altri vivendo ogni momento per quello che è. Liberarsi dai preconcetti della società che ci vuole tutti belli, ricchi, famosi e infallibili a letto.

L’estrema sincerità di Mr. Corman ha portato non molto entusiasmo dalla critica. Su Rotten Tomatoes ha raggiunto il 70% di preferenze. Non male, ma non abbastanza. Apple ha deciso di chiudere la serie e non ci saranno altre stagioni. Poco male. Ci sarebbe stato il rischio di banalizzare un racconto che nella sua prima stagione riesce già egregiamente a raccontare la storia nel suo pieno.

Trovate Mr. Corman su Apple TV+.

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