iCloud Foto per Windows
iCloud Photo per Windows

Sono lontani i tempi in cui era Apple a dover ospitare software di Microsoft per necessità. Non dimentichiamo che la piattaforma Office è arrivata prima sui Mac e solo dopo su Windows. Ma all’epoca le esigenze erano diverse, Apple era a corto di liquidi.

Ora che la società è stracolma di liquidi, la situazione si è ribaltata. Non che a Microsoft servano soldi, ma è Apple a fornire software per Windows.

Come è stato evidenziato nel corso del Surface Event, Windows 11 sta per ospitare alcuni software e servizi di Apple. Visto che Windows 11 è ottimizzato per ARM e le app di Apple sono ottimizzate per ARM e le Xbox sono ottimizzate per ARM, in realtà quelle app sono distribuite anche sulle console, come Xbox, grazie al Microsoft Store.

Nello specifico al momento sono previste app che possono aiutare Apple a macinare più abbonati. Il primo servizi in fase di rollout è iCloud Foto. Chi è abbonato al servizio iCloud potrà sincronizzare le proprie immagini nel catalogo integrato nell’app Photo di Windows 11.

La versione 2022.31100.9001.0, in fase di rollout, integra già questo tipo di supporto.

Il secondo servizio è uno che abbiamo visto apparire anche in Android. Si tratta di Apple Music che di recente ha raggiunto quota 100 milioni di brani nel catalogo. L’app di Apple Music arriva prima su Xbox e in futuro arriverà anche su Windows.

In questo modo chi è abbonato al servizio, da qualsiasi sistema che sia iOS, macOS o Android, potrà ascoltare la musica anche nei PC con Windows.

Il terzo servizio previsto al momento è Apple TV+. Si tratta del servizio di streaming video, di cui trovate la mia raccolta di recensioni in questa pagina.

Il servizio costa 4,99 € al mese. Apple pare stia pensando a un piano con supporto della pubblicità. Al momento non si hanno informazioni in merito, ma sta di fatto che il servizio di streaming arriverà su Windows.

Come potete notare si tratta di servizi che servono a incrementare il fatturato della società, aumentando il numero di abbonati. La società si tiene ben strette app strategiche come iMessage, di cui Google ha chiesto spesso l’integrazione con il protocollo RCS, senza successo.

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