Twitter sta andando in malora. Non so se riuscirà a rinascere dalle ceneri, ma allo stato attuale l’azienda continua a perdere denaro e gli abbonamenti a Twitter Blue sono troppo costosi. Questo spinge molte persone verso Mastodon.
Questo social network, simile a Twitter, è anche migliore. Oltre alla questione del fediverso, quindi una federazione di server che non appartengono a una singola società, c’è anche la questione che è un progetto open source, quindi tutti possono apportare migliorie e fidare bug.
Per esempio in Mastodon esiste già l’editing dei toot, la traduzione integrata e molto altro. Alcuni client sono riusciti anche a sviluppare funzioni, come l’integrazione di chatGPT, senza dover attendere che una società rilasciasse delle API.
Tra l’altro, parlando di API, quelle di Twitter diventeranno a pagamento il prossimo 13 febbraio.
In questo articolo:
Le aziende farebbero bene a crearsi le proprie istanze
È vero, al momento Mastodon manca di massa critica. Ci sono circa 6 milioni di iscritti tra i vari server. Twitter ne ha circa 200 milioni. Per questo motivo molte aziende preferiscono restare su Twitter.
Se mancano persone su Mastodon diventa un po’ inutile diffondere informazioni attraverso Mastodon. Ci sarebbero poche persone a leggerle. Ma credo sia solo una questione di tempo, anche perché pare che il prossimo passo di Twitter sia far pagare Twitter Blue anche alle aziende.
Le società farebbero bene a far installare una istanza sui server aziendali, in modo da avere gli account ufficiali che terminano in il nome @nomeazienda.com
Questo, oltre a dare maggiore riconoscibilità e avere un ritorno di brand, permetterà di avere il possesso dei dati dei propri canali social. Immaginiamo anche solo la possibilità di creare un profilo social per ogni dipendente, con lo stesso principio con il quale si creano le email.
In questo modo chi segue quei profili sa che provengono realmente dalle aziende che professano di rappresentare.
Come si crea una istanza di Mastodon?
Installare una istanza di Mastodon richiede alcune conoscenze di back end. Bisogna avere un server con accesso SSH, un server smtp per le email e inserire alcuni comandi dopo aver preparato il server.
In pratica è un po’ macchinoso. Fortunatamente Cloudflare ha preparato una procedura più semplice. Il servizio si chiama Wildebeest, o gnu in italiano. Nel loro sito potrete leggere tutti i tecnicismi in merito.
Su GitHub troverete anche tutto il progetto.
Per riassumervelo, dovrete ovviamente avere un account di Cloudflare, ma anche uno di GitHub per poter prelevare il codice del progetto, oltre a uno spazio web già collegato a Cloudflare.
Il sistema prevede di impostare Mastodon mediante un Workers. Su GitHub trovate la pagina di installazione automatica. Per agevolarvi vi posto qui il link.
Una volta collegato GitHub con Workers, bisogna inserire le credenziali di Cloudflare, generare un nuovo token e inserire informazioni di Cloudflare come Zone ID, Domain, Title, Admin Email e Description.
Effettuare il fork della depository del progetto di GitHub, attivare le azioni di quest’ultimo ed effettuare il Deploy, cioè l’installazione.
In questa pagina di GitHub trovate anche qualche screenshot che vi aiuta a capire esattamente dove mettere i dati. Sono tutti passaggi che avvengono mediante un’interfaccia web, quindi non dovrete scrivere comandi o scrivere codice.
Cloudflare farà partire poi degli script per configurare Workers stesso, i DNS verso il server che avete aggiunto all’account Cloudflare, crea un database D1, la sezione Images e ovviamente Access per accedere alla vostra istanza.
L’accesso avviene mediante il servizio Zero Trust Access integrato, anche questi, nell’account di Cloudflare.
I passaggi sono un po’ tecnici e non proprio alla portata di tutti. In futuro sarà possibile installare la propria istanza di Mastodon con la stessa semplicità con la quale si installa WordPress.
I servizi di hosting e server forniranno sicuramente dei tool semplificati. Al momento bisogna però ammettere che installare una istanza di Mastodon non è proprio un’esigenza di tutti.
Si tratta di una necessità molto di nicchia. Le aziende che ne hanno bisogno di solito hanno un tecnico, esperto di server, in grado di interpretare le istruzioni di Cloudflare abbastanza velocemente.
Il fediverso e ActivityPub
ActivityPub è un protocollo di comunicazione open source che consente a diverse piattaforme di social media di scambiare contenuti in modo decentralizzato.
Sviluppato da W3C, un ente di standardizzazione della rete, ActivityPub fornisce un modo sicuro e affidabile per le persone e le organizzazioni di condividere informazioni su Internet. Il protocollo è progettato per funzionare in modo interoperabile su più piattaforme, il che significa che le persone possono condividere contenuti e partecipare a conversazioni tra piattaforme diverse.
ActivityPub è una piattaforma federata, il che significa che consente a più server di interagire tra loro. Invece di affidarsi a un unico server centrale, come nel caso di Twitter, ActivityPub consente a più server di comunicare tra loro e condividere contenuti.
In conclusione
Le società dovrebbero considerare la creazione di una propria istanza di Mastodon per avere maggiore riconoscibilità, possesso dei dati e un ritorno di brand. Anche se la procedura richiede alcune conoscenze di back end, Cloudflare ha reso più semplice la procedura attraverso il servizio Wildebeest.
Per creare la propria istanza di Mastodon, basta avere un account di Cloudflare, GitHub e uno spazio web collegato a Cloudflare. Il sistema prevede di impostare Mastodon mediante un Workers su GitHub, con la possibilità di una pagina di installazione automatica.