Apple ha un problema in India. La società di Cupertino non riesce a cavalcare l’onda di boom della telefonia come fece qualche anno fa in Cina. La Cina, che ricordo, genera un fatturato annuo di 52 miliardi di dollari: quasi un quarto del fatturato totale della società.
Ma vediamo il problema. In India c’è la crescita esponenziale della telefonia LTE. Una nazione con 1,3 miliardi di persone, che non ha conosciuto la diffusione dell’informatica di massa, ma che vede nelle reti LTE la soluzione alla connettività delle persone. In un paese dove l’infrastruttura della fibra ottica sarebbe troppo costosa.
Apple è costretta a produrre tutto all’interno. Il governo indiano vieta le importazioni mediante dei dazi altissimi. Visto che la società produce all’interno, alla luce del fatto che la capacità di spesa degli indiani non è elevata, considerando che i telefoni Android costano pochissimo, è stato pensato inizialmente di vendere prodotti ricondizionati a prezzi più bassi.
Gli indiani si sono offesi, quindi hanno vietato i prodotti ricondizionati. La società ha quindi pensato di vendere prodotti più datati, come l’iPhone SE e l’iPhone 6s per soddisfare la necessità dei budget bassi, ma gli indiani si sono offesi ancora una volta.
Questa volta, quindi, Apple pare si sia “rassegnata” a vendere i prodotti top di gamma, come gli iPhone X. Foxconn, dichiara Reuters, è già stata incaricata di produrli nel territorio indiano dal prossimo anno. Potrebbero essere prodotti anche gli iPhone XR. Ma a che prezzo?
Al momento non lo sappiamo. Ma questo terzo tentativo potrebbe scontrarsi con la paura originaria della società: vendere prodotti troppo costosi. Tanto da non essere comprati da nessuno. La società pare non abbia nessuna intenzione di vendere iPhone top di gamma a prezzi pari a quelli della concorrenza. Arriverà un nuovo flop per la società?