schermi apple

Una delle questioni strategiche sulle quali le aziende investono più tempo è scegliere il make or buy. Cioè farsi le cose in casa o demandarli all’esterno. Se le fai in casa puoi avere un vantaggio competitivo nel tempo, perché depositi brevetti, hai le tue tecnologie ma vai abbastanza lento, almeno nelle fasi iniziali.

Se invece demandi all’esterno prendi sul mercato tecnologie già sviluppate, quindi vai più veloce, ma non hai più quel vantaggio competitivo che potrebbe rendere i tuoi prodotti unici. Diversi da quelli concorrenti e quindi potenzialmente più appetibili.

Apple per anni ha demandato molte cose all’esterno, comprando componenti da centinaia di fornitori, per poi assemblarli. E non li assembla neanche lei direttamente, ma sempre da fornitori asiatici.

Di recente, invece, l’obiettivo è fare le cose sempre più internamente. Ne è un esempio perfetto il progetto Apple Silicon: processori progettati direttamente da Apple, fabbricati da TSMC e assemblati da Foxconn. Facendo così la società ha saputo fare a meno di Intel e ottimizzare i suoi sistemi operativi per ridurre al minimo i consumi e triplicare le prestazioni.

Un processo che non termina qui. La società sta lavorando a internalizzare altri due componenti fondamentali: modem e schermi.

I modem di Apple nascono dall’acquisizione del ramo modem di Intel

L’acquisizione del settore dei modem di Intel da parte di Apple è avvenuta nel luglio 2019, con l’obiettivo di migliorare la tecnologia dei modem per iPhone e altri dispositivi mobile. Intel aveva già annunciato che avrebbe abbandonato lo sviluppo dei modem per smartphone, e questa acquisizione ha permesso ad Apple di acquisire un team di esperti del settore e una vasta gamma di brevetti correlati ai modem.

Con questa acquisizione, Apple ha rafforzato la sua posizione nello sviluppo dei modem 5G per i propri dispositivi mobile. Inoltre, l’acquisizione ha permesso ad Apple di diventare indipendente dai fornitori esterni di modem, aumentando la sua capacità di controllo sulla tecnologia utilizzata nei propri prodotti.

Un passaggio non ancora completamente terminato, considerando che al momento la società utilizza ancora i chip di Qualcomm.

L’accordo tra Apple e Qualcomm sui modem tutt’ora in corso

Nel 2019, Apple e Qualcomm hanno raggiunto un accordo per mettere fine a un lungo conflitto legale inerente brevetti e royalty. Entrambe le società hanno dichiarato di aver raggiunto un accordo globale di licenza e acquisto di componenti, che include il pagamento di un importo non specificato da parte di Apple a Qualcomm, e un accordo per utilizzare i modem Qualcomm nei dispositivi Apple per un periodo di sei anni.

Inoltre, le società hanno concordato di abbandonare tutte le azioni legali in corso a livello globale. L’accordo ha rappresentato una svolta nella lunga battaglia legale tra le due società e ha permesso ad Apple di utilizzare i modem di Qualcomm nei propri dispositivi mobili, incluso l’iPhone, migliorando la connettività dei dispositivi e aumentando la competitività di Apple nel mercato dei dispositivi mobili.

L’accordo termina, quindi, nel 2025. Tempo necessario per consentire all’azienda di arrivare con un chip di qualità superiore.

Il modem di Apple coprirà anche il lato WiFi e Bluetooth

Apple sta pianificando di ridurre la propria dipendenza anche dalla società di semiconduttori Broadcom. Come già fatto in precedenza sostituendo i chip di Intel.

L’azienda prevede di rilasciare il proprio modem entro la fine del 2024 o inizio 2025, eliminando così un componente Broadcom. Questi attualmente fornisce un componente che gestisce le funzionalità Wi-Fi e Bluetooth sui dispositivi Apple, ma la società sta sviluppando da anni una sua sostituzione e si dice che stia lavorando su una versione che combinerà le funzionalità Wi-Fi, Bluetooth e cellulari in un unico componente.

Anche se Apple sta riducendo la propria dipendenza da Broadcom, il CEO di Broadcom ha dichiarato che l’azienda continuerà a lavorare con Apple. Questa rappresenta il maggiore cliente di Broadcom e ha rappresentato circa il 20% del fatturato del chipmaker nell’ultimo anno fiscale, con un giro d’affari di quasi 7 miliardi di dollari.

Abbandonare anche Samsung e LG in ambito display

Secondo l’analista della supply chain Ming-Chi Kuo, Apple prevede di rilasciare il primo MacBook con display OLED entro la fine del 2024. La tecnologia OLED potrebbe permettere ai MacBook di essere progettati in modo più sottile e leggero rispetto ai modelli attuali con pannelli LCD.

Gli OLED non hanno bisogno di retroilluminazione, offrendo un migliore rapporto di contrasto e una maggiore durata della batteria. Non è stato specificato se il MacBook OLED sarà un modello Pro o Air, ma si prevede che Apple rilasci anche nuovi modelli di iPad Pro con display OLED.

D’altra parte, l’Apple Watch potrebbe abbandonare la tecnologia OLED in favore di MicroLED che offre una maggiore luminosità e un miglior rapporto di contrasto rispetto gli attuali display OLED.

Per raggiungere questo obiettivo, la società starebbe lavorando attivamente per creare tecnologie proprietarie e abbandonare Samsung e LG quali fornitori di questi componenti. Un passaggio importante e strategico non solo per gli schermi OLED e microLED, ma anche per raggiungere componenti necessari per i dispositivi pieghevoli.

Dispositivi sulla quale la società sta investendo già da tempo.

In conclusione

L’obiettivo di Apple di internalizzare i modem e i display entro il 2024 è un passo importante per l’azienda nell’ottenere un vantaggio competitivo e offrire prodotti unici. Ciò consentirà ad Apple di avere maggiore controllo sulla tecnologia utilizzata nei propri prodotti e di ridurre la dipendenza da fornitori esterni per il 2025.

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