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Ricordo di aver avuto la possibilità di installare i quadranti personalizzabili nel mio vecchio Pebble già dal giorno uno. Si andava nell’app di quello smartwatch, si navigava in una collezione di watchface e si scaricava quella preferita.

Si potevano anche scaricare quelle trovate in giro. Ricordo di averne creata una, all’epoca, personalizzata Melamorsicata.

Ora, considerando che quello smartwatch aveva un processore di ST da 120 MHz, mentre l’Apple Watch ha un processore nettamente superiore e avanzato, perché lo smartwatch di Apple non gestisce i quadranti personalizzabili?

Una risposta raffazzonata la hanno data direttamente i dirigenti di Apple.

L’opinione di Apple sui quadranti personalizzabili

Kevin Lynch e Deidre Caldbeck, rispettivamente vicepresidente per la tecnologia e responsabile del marketing globale per l’Apple Watch, hanno recentemente discusso la questione in un’intervista con il quotidiano svizzero Tages-Anzeiger. Secondo loro, la mancanza di quadranti personalizzabili per l’Apple Watch è dovuta a una serie di ragioni.

Per Lynch, il quadrante dell’orologio è fondamentalmente la schermata home del dispositivo. È quindi cruciale che funzioni in modo affidabile e coerente. Se Apple dovesse permettere ai terzi di creare quadranti personalizzabili, non sarebbe più in grado di garantire il loro funzionamento corretto dopo un aggiornamento del sistema operativo, come la recentissima rielaborazione di watchOS 10.

L’importanza dell’esperienza utente

Caldbeck ha aggiunto che, dato che Apple controlla tutti i possibili quadranti, gli utenti possono stare tranquilli sapendo che il loro quadrante preferito continuerà a funzionare anche dopo un importante aggiornamento di watchOS. Questo, secondo Caldbeck, è un vantaggio non trascurabile.

Malgrado la mancanza di quadranti personalizzabili, Apple sostiene di dare comunque agli utenti una notevole libertà di personalizzazione. Infatti, è possibile migliorare i quadranti con “complicazioni” di app di terze parti, che permettono di visualizzare informazioni aggiuntive direttamente sul quadrante.

Lynch e Caldbeck hanno inoltre parlato della nuova funzionalità di widget introdotta con watchOS 10. Questa, secondo loro, rappresenta l’evoluzione naturale del concetto di “Glances” introdotto con watchOS 1.0.

I due dirigenti di Apple hanno sottolineato come l’implementazione del sistema di widget sia stata in gran parte guidata dal feedback degli utenti, che desideravano poter accedere alle informazioni in modo più veloce e semplice.

Per una panoramica generale sull’esperienza utente di watchOS 10 vi lascio a questo articolo di approfondimento.

Apple sul serio non riesce a risolvere l’ostacolo?

Ora, consideriamo una società che è stata in grado di integrare un sensore ECG nell’orologio. Che ha saputo costruire meraviglie come l’iPhone e l’Apple Vision Pro, non riesce a creare un framework in grado di consentire di gestire le watchface?

La soluzione è in realtà semplice e se Apple non la ancora adottata è perché semplicemente non è interessata a farlo. Sto parlando di un WatchKit: un framework in grado di gestire correttamente le watchface in base alle linee guida fornite dalla società.

La scusa campata in aria usata da Lynch e Caldbeck si basa sul presupposto che a un nuovo aggiornamento di watchOS, come il passaggio a watchOS 10, questi possa rompere il corretto uso di alcune watchface. Ma Apple non fornisce le versioni beta proprio per consentire agli sviluppatori di sviluppare gli aggiornamenti delle app da sottomettere il giorno di disponibilità dei nuovi sistemi operativi?

Perché per le app per iPhone, iPadOS e macOS funziona così, mentre le per i quadranti personalizzabili dovrebbe diventare un problema?

Basterebbe consentire agli sviluppatori di rendere compatibili le watchface per gli aggiornamenti proprio nel periodo di disponibilità delle beta. Quindi la scusa indicata dai due manager è infondata e anche abbastanza inconsistente.

La verità è che Lynch non ha proprio voglia di farlo, perdendo tempo nel creare l’ennesima scorciatoia di tastiera, l’ennesima app di meditazione, bruciando 12 mesi di budget aziendale ogni anno.

In conclusione

L’Apple Watch non permette ancora l’installazione di quadranti personalizzabili, una caratteristica che molti utenti desiderano. Secondo Kevin Lynch e Deidre Caldbeck, dirigenti di Apple, la mancanza di questa funzionalità è dovuta al desiderio di garantire la funzionalità e l’esperienza utente affidabili.

Se Apple dovesse permettere ai terzi di creare quadranti personalizzabili, non sarebbe più in grado di garantire il loro funzionamento corretto dopo un aggiornamento del sistema operativo.

Tuttavia, molti utenti ritengono che Apple potrebbe risolvere questa questione implementando un framework come WatchKit, che consentirebbe la gestione delle watchface secondo le linee guida di Apple.

Nonostante la spiegazione di Apple, persiste la domanda: perché Apple non permette i quadranti personalizzabili sull’Apple Watch?

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