
Sono passati 10 anni dall’inizio del progetto dell’Apple Car. L’auto di Apple, grande sogno di Steve Jobs, doveva debuttare nel 2021. Poi è stata rimandata, con persone che entravano e uscivano dal team.
Oggi la triste notizia. Apple ha deciso di accantonare il project Titan visto che non si riusciva ad avanzare. L’auto di Apple resta una chimera. Gli sforzi saranno dirottati verso l’intelligenza artificiale e il vision computing.
In questo contesto, il mercato dell’auto elettrica si trova di fronte a una crescita rallentata, con colossi come Ford, General Motors e Rivian che mettono in pausa i loro piani di espansione della produzione di veicoli elettrici, evidenziando le sfide che l’industria deve affrontare.
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Le ragioni dietro la decisione di Apple
La decisione di Apple di interrompere il Progetto Titan, il suo ambizioso piano per un’auto elettrica e a guida autonoma, può essere attribuita a una serie di sfide e cambiamenti strategici all’interno dell’azienda.
Il percorso di Apple nel settore automobilistico è stato ostacolato da una mancanza di competenze specifiche in meccanica automobilistica e produzione. Lo sviluppo della tecnologia per la guida autonoma si è dimostrato particolarmente complesso, portando a numerosi intoppi, tra cui la partenza di ingegneri chiave dal progetto.
Questi fattori hanno sollevato preoccupazioni tra i membri rimanenti del team, mettendo in luce le difficoltà incontrate nel portare avanti un progetto di tale portata senza una solida base di conoscenze nel settore.
Nel 2016, Apple ha deciso di spostare il focus dallo sviluppo dell’auto elettrica alla creazione di software per applicazioni automotive. L’obiettivo è estendere l’ecosistema Apple nel settore automobilistico, introducendo un CarOS per veicoli simile a iOS per iPhone e macOS per computer.
Questo cambiamento di direzione è stato ulteriormente sottolineato dalla decisione di ridurre le capacità autonome del veicolo a livello 2 o 3 con automazione parziale, intendendo salvare il progetto e garantirne il rilascio entro questo decennio.
La decisione di Apple di abbandonare il Progetto Titan ha portato alla riallocazione di circa 2.000 dipendenti verso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, segnalando piani ambiziosi in questo settore.
La ristrutturazione potrebbe essere un segno di un più ampio cambiamento nel focus del progetto, con alcune speculazioni che suggeriscono come Apple potrebbe spostarsi dalla costruzione di un veicolo autonomo completo verso lo sviluppo di sistemi e tecnologie autonome.
Questi fattori collettivamente delineano le ragioni dietro la decisione di Apple di porre fine al Progetto Titan, evidenziando una transizione dal tentativo di creare un’auto elettrica di Apple a un approccio più focalizzato sul software e sulla tecnologia, che potrebbe avere un impatto significativo sull’evoluzione futura dell’auto elettrica e della guida autonoma.
La storia del Progetto Titan
Nel 2014, Apple dava il via al Progetto Titan, un’iniziativa volta alla creazione di un’auto elettrica completamente autonoma. La visione originaria era quella di un debutto nel 2020, ma la realtà si è rivelata più complessa.
Ostacoli interni, come la partenza di Steve Zadesky, un figura chiave del progetto, hanno portato a rinvii significativi. Nonostante ciò, l’azienda ha attirato talenti provenienti da Tesla e altri esperti del settore automobilistico, istituendo un laboratorio di ricerca segreto con centinaia di dipendenti dedicati.
Con l’iscrizione dei domini apple.car, apple.cars e apple.auto nel 2016, Apple ha segnalato un impegno tangibile verso il settore delle auto elettriche. Tuttavia, le sfide non si sono attenuate: la complessità della costruzione di una catena di produzione automobilistica, la necessità di un leader chiaro per il progetto e le difficoltà tecniche e regolamentari nell’ambito della guida autonoma hanno richiesto un ripensamento strategico.
In risposta, Apple ha concluso la versione originale del Progetto Titan, ristrutturandolo per concentrarsi sullo sviluppo di software di guida autonoma da vendere ad altri produttori di automobili.
Recentemente, si è avuta notizia di un’accelerazione nei piani di Apple per un’auto elettrica con capacità autonome, puntando a un debutto nel 2025. Tuttavia, il progetto è stato ridimensionato a un sistema di livello 2+, che prevede funzionalità semi-autonome quali il mantenimento della corsia e il supporto nella frenata e nell’accelerazione.
Il veicolo previsto avrà volante e pedali, differendo dai piani originari di un’auto senza conducente. Inoltre, si prevede il lancio di una nuova versione del sistema di guida autonoma Apple Car nel 2026, con Apple attualmente alla ricerca di un partner nell’industria automobilistica.
Nel 2018, è stata stretta una partnership con Volkswagen per installare il sistema di guida autonoma sui furgoni T6 Transporter, e recenti rapporti indicano che Apple ha contattato sei produttori di automobili giapponesi per collaborare allo sviluppo della Apple Car.
Il mercato dei veicoli elettrici autonomi si sta rivelando sempre più competitivo, con l’ingresso di nuovi attori come LeEco e Lynk & Co. Apple si trova di fronte a requisiti di investimento elevati, margini di profitto più bassi rispetto all’elettronica e ostacoli tecnici e normativi nella tecnologia di guida autonoma.
Da qui la decisione di fermare il progetto.
Impatto sui dipendenti e ricollocamento
L’interruzione del Progetto Titan da parte di Apple ha avuto ripercussioni significative sui dipendenti coinvolti, in particolare su centinaia di ingegneri hardware e designer automobilistici.
Questi professionisti, che hanno investito le loro conoscenze nell’ambizioso piano di un’auto elettrica e a guida autonoma, si trovano ora davanti alla sfida di essere ricollocati all’interno dell’organizzazione.
Alcuni dei dipendenti impattati dalla ristrutturazione hanno avuto la possibilità di essere trasferiti ad altri team e progetti all’interno di Apple, in particolare in aree in rapida crescita come l’apprendimento automatico e altre iniziative legate all’intelligenza artificiale.
Questo ricollocamento interno non solo permette di salvaguardare il futuro professionale di molti lavoratori, ma consente anche all’azienda di sfruttare le competenze acquisite nel Progetto Titan per potenziare altri settori strategici.
L’arrivo di ex dipendenti Tesla in Apple ha acuito la competizione per ingegneri e progettisti tra le due aziende. Questo scambio di talenti non solo evidenzia la crescente battaglia per le competenze nel settore delle auto elettriche e della guida autonoma, ma riflette anche il dinamismo del mercato del lavoro in questo campo altamente specializzato. L’expertise di questi professionisti sarà fondamentale per lo sviluppo futuro di tecnologie innovative.
Apple continua a investire nella tecnologia di guida autonoma, assumendo ulteriori ingegneri e testando i veicoli self-driving. Questo impegno suggerisce che, nonostante il ridimensionamento del Progetto Titan, l’azienda rimane focalizzata sull’innovazione in questo ambito.
Inoltre, si prevede l’utilizzo di una nuova generazione di batterie, con un design all’avanguardia e costi di produzione ridotti, che potrebbero rivoluzionare il settore. Queste innovazioni potrebbero aprire nuove opportunità per i dipendenti di Apple Car, permettendo loro di continuare a lavorare su progetti all’avanguardia nel settore dell’auto elettrica e della guida autonoma.
Il processo di ristrutturazione e ricollocamento è un passo importante nel contesto più ampio dell’evoluzione aziendale di Apple, che si adatta costantemente per rimanere all’avanguardia nell’innovazione tecnologica.
Sebbene il Progetto Titan sia stato ridimensionato, l’esperienza e le competenze acquisite dai dipendenti coinvolti continueranno a essere un asset prezioso per l’azienda, contribuendo alla sua crescita e al suo successo nel lungo termine.
Reazioni del mercato e di Elon Musk
Nel contesto del rallentamento del mercato dei veicoli elettrici, la decisione di Apple di interrompere il Progetto Titan ha generato reazioni miste. Mentre alcune aziende come Ford, General Motors, Rivian e Tesla affrontano sfide simili, la risposta del mercato azionario e dei leader del settore ha offerto spunti di riflessione.
La notizia del ritiro di Apple dallo sviluppo diretto di un’auto elettrica ha avuto un impatto immediato sulle quotazioni di borsa dell’azienda. In seguito all’annuncio, le azioni di Apple hanno registrato un incremento positivo del 1,2%, segno che gli investitori potrebbero aver percepito la mossa come un passo indietro strategico e ponderato, volto a concentrare le risorse in aree di maggiore competenza e potenziale redditività.
Il settore dell’auto elettrica rimane un ambiente competitivo, dove le valutazioni delle aziende possono essere influenzate da una varietà di fattori, tra cui l’innovazione tecnologica, le partnership strategiche e le dinamiche di mercato. Il riorientamento di Apple verso il software di guida autonoma e l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi un vantaggio competitivo nel lungo termine.
Elon Musk, CEO di Tesla, ha espresso la sua reazione alla decisione di Apple tramite un tweet. La sua risposta è stata accolta positivamente, suggerendo un’accoglienza favorevole verso la scelta di Apple di ritirarsi dalla competizione diretta nella produzione di auto elettriche.
Questo potrebbe anche riflettere un sentimento di sollievo per la riduzione della concorrenza.
Quando Apple avrebbe potuto comprare Tesla
Nel 2016, in un periodo di notevole incertezza per Tesla, Elon Musk si avvicinò ad Apple con un’offerta che avrebbe potuto cambiare radicalmente il panorama dell’auto elettrica: la vendita dell’intera Tesla per 60 miliardi di dollari, una cifra che oggi appare modesta rispetto alla valutazione corrente dell’azienda, che oscilla tra i 600 e i 640 miliardi di dollari.
Questo tentativo di vendita si verificò in un momento in cui Tesla stava affrontando difficoltà significative legate alla produzione e alle vendite del Model 3, tanto che si considerò la possibilità di dichiarare bancarotta.
Tim Cook, CEO di Apple, declinò l’opportunità di incontrare Musk per discutere l’acquisizione, una mossa che, con il senno di poi, potrebbe essere vista come un’occasione mancata, considerando che il Model 3 è diventato il veicolo elettrico più venduto al mondo, con 300.000 unità consegnate nel 2019.
La decisione di Cook di non perseguire l’acquisto di Tesla e di continuare invece a concentrare gli sforzi di Apple sul Project Titan ha delineato un percorso diverso per l’auto di Apple, uno che ha portato alla recente cessazione del progetto di auto elettrica autonoma.
La valutazione attuale di Tesla è in parte dovuta alla sua inclusione nell’indice S&P 500, un riconoscimento che sottolinea il successo e la stabilità dell’azienda nel mercato delle auto elettriche e della guida autonoma. La decisione di Apple di non acquistare Tesla e di focalizzarsi invece sullo sviluppo del proprio ecosistema di prodotti e servizi nel settore automobilistico, incluso il nuovo sistema Apple CarPlay e l’esplorazione della guida autonoma, mostra un approccio che privilegia l’espansione dell’influenza di Apple tramite la tecnologia e i servizi piuttosto che attraverso la produzione di auto elettriche.
Una scelta fallimentare, come abbiamo visto, che resterà una macchia nera sul curriculum del CEO di Apple.
Conclusioni
Nel ripercorrere il percorso accidentato del Progetto Titan, è evidente come Apple abbia sostanzialmente spostato la direzione dei suoi sforzi, privilegiando il software e la tecnologia in un ambito di incessante evoluzione.
Il passaggio dallo sviluppo di un’auto elettrica a un riorientamento strategico punta a una reimmaginazione del suo ruolo nel settore automobilistico, cosa che segna un significativo cambio di rotta per la compagnia e l’industria nel suo complesso.
Il ritiro del colosso tecnologico dalla produzione diretta di veicoli elettrici apre nuove dinamiche di collaborazione con i fabbricanti esistenti e suggerisce una prospettiva più ampia sul futuro dell’autonomia veicolare.
Le ramificazioni di questa decisione delineano uno scenario in cui l’impegno nella guida autonoma persiste e si trasforma, potenzialmente influenzando il mercato in modi ancora da scoprire.
Lasciando da parte ogni iperbole, l’epilogo del Progetto Titan non segna un epilogo per l’innovazione in Apple, ma piuttosto un nuovo capitolo che guarda con interesse ai prossimi sviluppi nell’interazione tra tecnologia avanzata e mobilità autonoma.
Ora, il compito di delineare il futuro è nelle mani di una nuova generazione di partnership e nell’evoluzione di un settore sempre più interconnesso e guidato dai dati.

bell’articolo.. non ho capito tuttavia cosa significa per il futuro dell’auto.. la frase “Il ritiro del colosso tecnologico dalla produzione diretta di veicoli elettrici apre nuove dinamiche di collaborazione con i fabbricanti esistenti e suggerisce una prospettiva più ampia sul futuro dell’autonomia veicolare.” cosa significa? sembra una cosa bella
Significa che ora se Apple vorrà entrare nell’industria automobilistica deve stringere accordi con le cause automobilistiche già esistenti, spingendo in questo modo anche gli attori attuali anzichè imporsi come ha fatto con iPhone e iPad nel settore degli smartphone e tablet