Il Google Wallet
Il Google Wallet

Ieri si è tenuto l’evento di Microsoft, ops pardon déjà-vu degli anni passati, di Google al Shoreline Amphitheatre. Si tratta dell’evento annuale I/O 2022. Una sorta di WWDC 2022 in chiave Google.

L’occasione è stata ghiotta per presentare molte novità da Google. Molte di queste sono promesse da qui al 2025, come gli occhiali con AR e riconoscimento delle conversazioni. Prodotto che rappresenta un chiaro tentativo di anticipare Apple con gli Apple Glass.

Secondo me le cose più interessanti viste ieri sono quelle che poi a noi utenti Apple non sembrano tanto nuove. Sì, perché parrebbe che Google copia Apple.

Al di là di tifi da stadio per l’una o l’altra parte, che non mi sono mai interessati, fa pensare come questo tipo di pratiche non fanno altro che confermare il fatto che Apple riesca sempre a innovare, tanto da condizionare il mercato e spingere le altre aziende, grandi quanto Google, ad adattarsi.

Ma facciamo alcuni esempi per capire di cosa parliamo.

Le mappe immersive di Google

Le mappe immersive di Apple in alto e quelle di Google in basso
Le mappe immersive di Apple in alto e quelle di Google in basso

Durante l’evento I/O 2022 Google ha presentato le nuove mappe immersive come un enorme passo avanti nel machine learning. Fondendo le informazioni di Street View e delle foto satellitari, Google ha creato questa nuova visualizzazione delle mappe per mostrare le città in 3D.

Le mappe saranno disponibili prima a Los Angeles, Londra, New York, San Francisco e Tokyo per fine anno, poi nel 2023 arriveranno altre città.

Peccato che tutto questo sia già disponibile nelle mappe di Apple dal 2014. Apple chiama questa funzione Flyover e consente di avere la visuale delle mappe in 3D proprio come quelle di Google.

C’è da dire che nelle mappe di Big G ci saranno anche delle funzioni in più, come le immagini in base alle varie ore del giorno sui punti di interesse importanti, come i monumenti. Per alcune attrazioni, dove presenti Street View degli interni, sarà possibile anche avere questa visuale 3D degli interni dei palazzi.

Il Pixel Buds Pro ricordano molto gli AirPods Pro

L'audio spaziale dei Pixel Buds Pro
L’audio spaziale dei Pixel Buds Pro

Ho le AirPods Pro dal 2019 e a distanza di 3 anni li considero uno dei migliori acquisti che ho fatto. Li reputo uno dei prodotti più Apple dell’ultimo decennio. Un successo che si nota anche sul mercato, con decine di milioni di unità vendute ogni anno.

Quindi non vuoi copiarle? Google ha presentato la sua alternativa: le Pixel Buds Pro. Questi nuovi auricolari offrono la riduzione attiva dei rumori di fondo Active Noise Cancellation (ANC), l’associazione istantanea con i propri dispositivi vicini, l’uso dell’assistente digitale e, pensate un po’, il supporto all’audio spaziale.

In pratica tutte cose che Apple offre dal 2019 con le AirPods Pro.

Copia copiarello nei sistemi operativi

La funzione Chromecast integrata nei dispositivi ricorda molto AirPlay
La funzione Chromecast integrata nei dispositivi ricorda molto AirPlay

Ci sono alcune “novità” che Google ha presentato ma che per gli utenti Apple non appaiono per niente nuove. Iniziamo dall’Instant Setup dei dispositivi con il QR Code. Cosa che Apple offre con HomeKit e l’app Casa dal 2014 con iOS 8.

Poi abbiamo l’integrazione Chromecast nei dispositivi Pixel di Google, per condividere contenuti come un flusso video sulla TV o negli speaker. Qualcosa di molto simile ad AirPlay disponibile dal 2010 con iOS 4.2.

Phone Hub collega gli smartphone Pixel ai Chromebook, per continuare delle operazioni tra sistemi, come spostare una foto con il copia/incolla tra dispositivi diversi. Tutto sommato come Handoff disponibile dal 2014 nei sistemi di Apple.

Il Google Wallet non è un concetto nuovo. In questo sprint di orgoglio, Google provò ad anticipare Apple nel 2011 1Per mesi prima del Google Wallet si vociferò l’arrivo dell’Apple Wallet, quindi Google ebbe tutto il tempo di tentare l’azzardo. Il risultato fu ovviamente un prodotto che non ebbe successo. Apple lanciò il Wallet nel 2012 con iOS 6.

Ora Big G prova a recuperare il terreno perso negli anni, ovviamente copiando da Apple. Pensate che Google Wallet consente anche di integrare le card per il trasporto pubblico, le chiavi virtuali dell’automobile, le patenti digitali e consente di pagare con Google Pay. Tutte cose disponibili nell’Apple Wallet.

Il Google Pixel Watch

Il Google Pixel Watch
Il Google Pixel Watch

Dopo anni di attesa, Google ha finalmente presentato il Pixel Watch. Tra l’altro usando un meccanismo di hype che non si sa quanto sia reale o montato ad arte. Pare, infatti, che un dipendente di Google abbia perso il prototipo del Pixel Watch in un bar qualche settimana fa, prima del lancio.

Un evento che ha subito ricordato quanto accaduto ad Apple nel 2010, dove un suo ingegnere, tale Gray Powell, perse il prototipo dell’iPhone 4 nel Gourmet Haus Staudt.

Il Pixel Watch, a differenza dell’Apple Watch, ha uno schermo tondo. La corona digitale ricorda molto quella di Apple. Non conosciamo molto di questo smartwatch visto che Google lo ha solo annunciato senza offrire informazioni tecniche. Sappiamo solo che si sincronizzerà con l’ecosistema Fitbit. Azienda che Big G comprò nel 2019.

Cosa dovrebbe copiare Apple da Google

Fino a ora vi ho indicato le cose che Google ha copiato da Apple, ma in vista della WWDC 2022 che inizierà il 6 giugno, sarebbe una buona cosa se Apple copiasse alcune cose da Google.

Tra queste c’è il supporto al framework RCS per i messaggi. Questi consentirebbero di usare iMessage per inviare messaggi gratuiti con cifratura end-to-end, ma nello stesso tempo renderli leggibili nell’app nativa per i messaggi di Android. In questo modo si potrebbe fare a meno di WhatsApp e Telegram che appartengono ad aziende private esterne.

Google ha più volte invitato Apple ad aggiungere il supporto RCS nei suoi sistemi, ma la società ha sempre rifiutato. Il motivo è puramente commerciale. iMessage fa vendere più iPhone e quanto pare è un meccanismo che funziona.

iOS ha una penetrazione del 57,58% negli Stati Uniti 2⛲️ Statcounter con picchi dell’87% tra la generazione Z, vale a dire gli adolescenti 3⛲️ Bluematrix.

Un’altra cosa che Apple dovrebbe copiare sono le conversazioni più naturali con quella gallina di Siri. La promessa di un assistente più intelligente viene rinnovata di anno in anno. Per adesso sono arrivati solo piccoli miglioramenti, quasi tutti in lingua inglese, con un progresso solo nel tono della voce che appare più naturale.

A oggi, però, per il mio modo di utilizzo, Siri non comprende il 70% delle mie richieste. Anziché adattarsi alla conversazione naturale dell’utente, richiede che l’utente si adatti al suo modo di comprendere e questo è inaccettabile se vogliamo parlare di intelligenza artificiale e machine learning.

Per rendere Google Assistant più intelligente, Google adotta il PaLM (Pathways Language Model) che si basa su 540 miliardi di parametri. È anche vero che per la privacy Apple non riesce a creare un modello affidabile, in quanto non può usare tutte le interazioni con Siri, ma fatto sta che una soluzione a questo collo di bottiglia deve essere trovata.

La funzione Portrait restore
La funzione Portrait restore

Apple dovrebbe anche copiare le capacità di traduzione di Google. La sua app Traduttore fa abbastanza schifo.

E infine vi segnalo la funzione Portrait restore annunciata ieri. Questa sarà integrata in Google Meet e permetterà di usare l’intelligenza artificiale per rendere visibili i volti inquadrati con poca luce o contro luce.

Una funzione che Apple farebbe bene a copiare in FaceTime, per rendere le video chiamate migliori.

Riferimenti:
  • 1
    Per mesi prima del Google Wallet si vociferò l’arrivo dell’Apple Wallet, quindi Google ebbe tutto il tempo di tentare l’azzardo
  • 2
  • 3
    ⛲️ Bluematrix

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2 Commenti

  1. “Apple dovrebbe anche copiare le capacità di traduzione di Google. La sua app Traduttore fa abbastanza schifo.”

    Mi hai fatto ridere!! Trovo che sia una delle cose meno “Apple” che l’azienda abbia mai rilasciato. Funziona una volta su 10, e traduce anche male.
    Ma io mi chiedo, ma perchè rilasciano dei prodotti/servizi ancora in fase embrionale?? Ma che mizziga gli costa aspettare qualche tempo in più?
    Bah…

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